Proprio ieri parlavamo di stallo nella spinosa questione del 118 Sicilia. Oggi l’assessorato regionale alla sanità vomunica che la Seus, il consorzio regionale tra ASP e Regione Siciliana per il servizio di emergenza, gestirà il servizio in modo autonomo a partire dal primo giugno del 2010. Saranno inoltre ampliate le competenze della Seus e verranno garantiti i livelli occupazionali.
Sarebbero questi i punti cardine del nuovo (?) accordo che e’ stato firmato dall’assessorato regionale della Salute, dalla Seus e dalla Sise.
Secondo l’assessorato, si tratta di una proroga della Convenzione transitoria firmata a fine dicembre 2009 e scaduta il 31 marzo scorso e, sempre secondo l’assessorato, l’accordo firmato dai sindacati il 15 scorso renderà possibile in tempi brevissimi il passaggio del personale da un’azienda all’altra.
I primi dipendenti che transiteranno dalla Sise alla Seus sono quelli delle province di Agrigento e Caltanissetta (entro il 26 aprile); poi sarà la volta di Trapani e Ragusa (entro il 3 maggio), Siracusa ed Enna (entro il 10 maggio), Catania (entro il 17 maggio), Messina (entro il 24 maggio) e Palermo (31 maggio).
Sempre secondo l’assessorato, già da subito la Sise metterà in mobilità 20 dipendenti che abbiano maturato esperienza amministrativa nell’ambito di uffici di direzione generale.
Nessuna informazione circa il pregresso straordinario che la SISE deve corrispondere ai dipendenti, ma appare ovvio che l’assessorato abbia rilasciato alla Croce Rossa italiana una manleva, ovvero una dichiarazione con cui la Regione sgrava di ogni responsabilità derivante dagli accordi sottoscritti da ogni singolo dipendente con la Regione e/o con i sindacati circa il credito vantato dalla SISE per lo straordinario e quindi anche per gli eventuali pagamenti di quote INPS da essi derivanti, assumendosi quindi ogni responsabilità economica nel caso di ricorsi presso il Giudice del Lavoro.
Ricapitolando. Poiché l’accordo con i sindacati ha valore zero per gli straordinari, questi sottoscrivono una dichiarazione alla Regione con cui rinunciano alle loro spettanze pregresse. La dichiarazione non ha alcuna validità giuridica nei confronti della CRI e appare contro le norme di legge. La Regione si assume ogni onere derivante da eventuali cause.
Il problema sembra risolto ma appare sempre più come una bomba ad orologeria.
Quanto all’annunciata efficienza e riduzione dei costi … aspettiamo e verificheremo.
Ricordiamo solo che la SUES è un ente “siciliano” completamente pubblico!