Con la trasparenza si combattono sprechi, disservizi e disorganizzazione. Almeno così la pensa Massimo Russo. Secondo la nota che ha inviato ai direttori generali delle ASP siciliane, le aziende sanitarie del sistema sanitario regionale avranno l’obbligo di pubblicare sul proprio sito aziendale i tempi d’attesa per l’erogazione delle prestazioni sanitarie.
Secondo Russo, il provvedimento necessario si vuole continuare a perseguire la politica della trasparenza amministrativa, con l’obiettivo di fornire al cittadino un servizio sanitario più moderno e funzionale. Quando tra qualche mese sarà finalmente ultimata la realizzazione del Cup regionale, il centro unico di prenotazione, riusciremo ad abbattere drasticamente le liste d’attesa e ad allinearci agli standard delle regioni italiane più virtuose, sfruttando la tecnologia informatica anche per evitare le tante duplicazioni nelle prenotazioni degli esami che finiscono per rendere poco credibili le attuali statistiche”.
Come se con l’accentramento del servizio prenotazioni si potesse risolvere la carenza di personale e apparati negli ospedali e soprattutto mettere ordine nella disorganizzata macchina sanitaria siciliana.
Ma è l’era di internet, chi non ne è fornito, potrà chiedere un sussidio … sanitario.
Su una cosa concordiamo con Russo, le liste d’attesa che rappresentano un utile indicatore dello stato di salute della sanità siciliana.
E l’indicatore è perennemente verso il “profondo basso”