venerdì, Settembre 20, 2024
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Prima pioggia, primi allagamenti ma … secondo l’assessore Armao, la situazione è sotto controllo

La Regione comunica: la città di Trapani allagata. Smottamenti in varie strade. Problemi per i sottopassaggi di Carini e di Palermo. Scantinati allagati. Interruzioni nelle strade ferrate di Termini Imerese, Villabate, Partinico, Balestrate e Salemi. Due scuole evacuate a San Giuseppe Jato e a Camporeale. Corsi d’acqua in piena, con straripamenti, dalle parti di Ribera, in provincia di Agrigento, e nel litorale jonico tra Giardini Naxos e Letojannni, dove l’omonimo torrente è in piena. Si sono verificate anche alcune trombe d’aria nell’Agrigentino e in provincia di Trapani. 
Più che vere e proprie trombe d’aria, a parte il caso di Agrigento, si sarebbe trattato di un primo assaggio di quello che ci aspetta nel futuro. E non sarà il solo visto che da tempo i metereologici avvertono che le piogge saranno sempre più abbondanti e racchiuse in uno spazio di tempo molto ridotto. 
Tutto sotto controllo, ma nessuno che faccia mea culpa e chiarisca perché ad ogni sputo d‘acqua le città siciliane, specie quelle lungo le coste, s’inondano. 
L’Isola è andata in tilt ed è già stato necessario far intervenire la protezione civile che ormai interviene anche per salvare un gatto arrampicatosi sul tetto di una casa. 
Nessuno che dica che è colpa delle amministrazioni che non hanno saputo organizzazione l’urbanizzazione delle città e che sistematicamente dimenticano di fare normale manutenzione e pulire con cadenza almeno quadrimestrale le caditoie della rete delle acque piovane dove esitono, visto che gli ingegneri dei comuni nel dopoguerra non hanno ritenuto di realizzare il ssitema di deflusso delle acque piovane preferendo farle confluire nelle fogne che ovviamente … scoppiano ad ogni pioggia.
Palermo, Trapani, Marsala, Catania, Termini Imerese sono città di costa e quindi appare ovvio anche ai non “tecnici” che l’acqua dovrebbe defluire verso il mare. 
Per non parlare degli smottamenti …. 
Ma è tutto sotto controllo. C’è la protezione civile che risolve tutto e arriveranno i soliti contributi a pioggia che serviranno solo per riparare i danni ma non a risolvere i veri problemi.

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