Si è svolta regolarmente a Messina, così come regolarmente è rimasta “censurata” da tutti i media al servizio del governo di turno, la grande manifestazione NO PONTE, lanciata dalla Rete No Ponte ed a cui hanno partecipato circa 10 mila persone, ed ha aderito convintamente la Federazione dei movimenti siciliani recentemente costituitasi tra Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, Movimento agricolo Europeo e Partitolo del Popolo Siciliano, e tantissimi cittadini, provenienti da Palermo, Ragusa, Siracusa, Catania, Reggio Calabria e Cosenza ed addiruttura da Bologna, Verona, Foggia, Novara e Perugia.
Diverse realtà che si battono insieme, dopo un lungo percorso costruito negli anni contro la realizzazione del ponte sullo Stretto.
Assenti, e non poteva essere diversamente, i partiti nazionali tradizionali, il partito azienda di Silvio Berlusconi e ovviamente, il governo regionale siciliano perennemente ricattato da Roma che ha concesso i FAS e preteso subito il pegno e i tanti ascari mascherati da autonomisti.
La Sicilia ed i Siciliani non vogliono il ponte ma il governo regionale, vassallo di Roma, profumatamente pagato con i FAS, ha venduto l’Isola a Impregilo e all’Anas dopo averla venduta per trenta denari anche all’ENEL.