venerdì, Settembre 20, 2024
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I pescherecci siciliani (furbi) e le spadare illegali

Greenpeace smaschera gli illeciti di alcuni comandanti di pescherecci che si ritengono furbi. Al largo di  Pantelleria (Trapani) un peschereccio che usava le spadare vietate dalla Comunita’ europea è stato intercettato dalla nave ammiraglia di Greepeace che con l’asiuto di una motovedetta della capitaneria di porto è stato successivamente bloccato.
A bordo i militari hanno trovato tra 10 e 15 chilometri di spadare e due ceste di palamiti (pesce della famiglia degli sgombridi) per cui il peschereccio non ha la licenza.
Inoltre sono stati rinvenuti 16 pesci spada (2 di taglia illegale) e 14 esemplari di tonno rosso, di cui ben otto al di sotto della taglia minima di 30 kg.
La guardia costiera ha quindi provveduto a fermare la nave e sequestrare il pesce e le reti illegali. ”Siamo soddisfatti che la capitaneria di porto di Pantelleria sia intervenuta tempestivamente – ha dichiarato Alessandro Gianni’, direttore delle campagne di Greenpeace Italia – ma com’e’ possibile che un peschereccio possa aggirarsi per il Mediterraneo con ben due attrezzi da pesca senza licenza, di cui uno assolutamente illegale?”.
 ”Questo e’ il nostro mare – conclude Gianni’ – e’ ora di finirla con la pesca pirata e di salvaguardarlo con una rete di riserve marine, anche in alto mare: e il canale di Sicilia deve essere protetto”.
Il problema è che invece di sequestrare il pesce la capitaneria di porto dovrebbe avere l’autorità di sequestrare per almeno sei mesi l’imbarcazione al primo illecito e successivamente per almeno un anno, ed allora si che si potrà pensare di contrastare la pesca illegale e comportamenti criminali di alcuni armatori e comandanti.

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