Quasi fosse un regalo di Natale, un brutto regalo di Natale, impacchettato con tanto di fiocco tricolore ecco che TIRRENIA si può spacchettare. E in tempi di campagna elettorale il Ministro Matteoli va a Livorno per fare campagna elettorale e assicura soluzioni per il caso “scottante” della Tirrenia.Annuncia che per il 2009 non saranno tagliate corse e lo spacchettamento della società autorizzato a suo dire, dall’Europa, con conseguenti gare d’appalto.
Già, ma la domanda che ci si pone oggi è: quale futuro per Siremar per la Sicilia e Toremar per la Toscana?
E’ incredibile constatare in questo marasma politico fatto di grandi pensate e di scarse realizzazioni, procedere allo spacchettamento di Tirrenia e vendere senza un progetto organico che tenga conto della specificità dei servizi delle due compagnie di navigazione essenziali per le isole siciliane e toscane.
Un governo serio non può pensare per l’oggi, ha il dovere di pensare per il futuro e per la stabilità economica ed operativa di un settore, quello dei collegamenti con le isole minori, che è strategico più di qualsiasi altro settore od opera geniale e grandiosa pensata dall’attuale governo.
Ma viene spontanea una domanda: chi c’è dietro a questo stallo?