Non sono colpi di fioretto quelli che il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Cascio, uomo della maggioranza e teoricamente al di sopra delle parti politiche in campo, tira a Lombardo.
Sono bordate ma a salve considerato che siamo in campagna elettorale. Per Cascio, il governo Lombardo, è il governo peggiore degli ultimi 15 anni ed è opportuno che dopo le elezioni si proceda ad un rimpasto così da inserire nella giunta personalità “più prestigiose”.
Inutile riportare le parole di Cascio perché la bocciatura è senza appello e riguarda tutti compresi quindi i due magistrati che avrebbero dovuto dare all’azione del governo “trasparenza” e legalità.
L’azione di governo Lombardo non si discosta molto da quella di Cuffaro e questo certo non è una novità, ma è un fatto clamoroso che il presidente dell’ARS bocci così sonoramente il governo della maggioranza di cui fa parte.
Siamo in periodo di elezioni ed è probabile che Cascio abbia ricevuto da Berlusconi l’ordine di iniziare la guerra a Lombardo, reo di aver realizzato una coalizione con la Destra di Storace per cercare di superare lo sbarramento del 4%, e che correrà quindi contro il PDL.
Cascio però non lesina complimenti al Parlamento siciliano che secondo lui ha lavorato molto. Niente invece ha detto il presidente della nebbia grigia che pervade Palazzo Reale, sui privilegi dei signori deputati, degli sprechi, degli altissimi stipendi dei commessi e in genere degli impiegati dell’ARS, delle auto blu, etc..
Decanta i pregi della politica dell’ARS ma rifiuta la trasparenza degli atti e delle spese del Parlamento.
Gioca la sua battaglia politica contro Lombardo ma “salvaguarda” i privilegi e gli sprechi della casta.
I privilegi della casta non si toccano, su tutto il resto di può discutere. E’ una questione di onore!