martedì, Novembre 26, 2024
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Incredibile: per il rettore della Kore di Enna, lo Statuto è un semilavorato

Incredibili affermazioni di un esponente dell’intellighenzia sullo statuto siciliano. Salvo Andò, che ha un passato che appare tutt’altro che sicilianista, essendo egli ex appartenente al Partito Socialista Italiano e deputato per quattro legislature, ministro della difesa del primo governo Amato, passato ai Liberalsocialisti, quindi Socialisti democratici italiani, e per ultimo nella Rosa nel Pugno, e oggi Rettore dell’Università Kore di Enna,  non ha resistito a dire la sua sullo statuto.
Secondo Andò,  “Non si e’ mai avuta in Sicilia un’interpretazione forte dell’autonomia che valorizzasse fino in fondo il carattere pattizio dello Statuto, che e’ rimasto quindi per decenni un semilavorato”.
Sembra evidente che apparentemente difenda lo statuto ma la sua dichiarazione appare come l’ennesima conferma del rigetto della politica italiana verso la Carta siciliana.
Infatti, Andò parla di “interpretazione” dello statuto e non di “attuazione” il che è tutto dire.
Lo statuto non sarà stato interpretato come dice Andò ma sicuramente è stato saccheggiato a piene mani dalla Corte Costituzionale che lo doveva “tutelare” e  dalla politica nazionalista complice l’asservimento della casta siciliana.
Benché le norme statutarie siano ancora scritte con il sangue di chi combatté per lo statuto, alla Sicilia è stata “scippata” l’Alta Corte, alla casta siciliana è stato consentito lo sfregio di mantenere in vita le province per posti di potere, ai siciliani è stato imposta la presenza incostituzionale dei prefetti,  e lo statuto è sempre stato disatteso per i supremi interessi della politica.
Di cosa parla il Magnifico Rettore di Enna?

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