venerdì, Settembre 20, 2024
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La TAT annuncia azione legale contro costruzione della centrale compressione gas metano

L’Associazione T.A.T. (Tutela Ambiente e Territorio) con sede a Milazzo,  con una nota a firma del suo vice presidente, Salvatore Crisafulli, e  inviata ad autorità politiche regionale, azionali e locali, e alla Società Snam Rete Gas SpAche ha sede a Milano, avverte che : – qualora si procedesse ad attivare la procedura autorizzativa  della “Centrale di Compressione gas  metano a Monforte Marina, in Ambito “Iniziativa Sealine Tirrenica”  Tratto Monforte San Giorgio (Me) – Policastro Bussentino- Fraz. S.Marina (Sa):
– in assenza di una Pianificazione strategica intercomunale ove gli insediamenti di qualità industriale   e/o infrastrutturali non vengano posti esclusivamente secondo logiche di mercato, ma anche nella visione dell’allocazione socialmente efficiente e che tenga conto della  conservazione e tutela  dell’ambiente;
– in assenza di idonei strumenti per la identificazione partecipata dei costi conseguenti del degrado ambientale generato come  componente del costo di chi produce tale degrado, o, come si dice, se l’intervento  internalizza tali costi e con quali forme di garanzie;
-in assenza delle verifiche induttive in un territorio già interessato alla formazione del  Piano di Risanamento Ambientale e rilancio del Comprensorio della Valle del Mela, già dichiarato Area ad alto rischio di crisi ambientale su proposta del Ministro dell’Ambiente,
organizzerà  ed attiverà, la procedura per via giudiziale collettiva per la richiesta di risarcimento di tutti i danni derivanti dalla stessa. La TAT  precisa che:   l’intero iter propedeutico autorizzativo è stato, ad avviso della TAT, caratterizzato da una sostanziale elusione dei principi di trasparenza e di partecipazione, e l’eventuale nulla osta a detta infrastruttura apparirebbe palesemente lesivo del disposto di cui all’ art. 32 della Costituzione, secondo il quale “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’ individuo e interesse della collettività”.

  • § è ben noto, infatti, il rischio del progetto che aumenta il carico inquinante, costituisce un grave un pregiudizio territoriale, in un territorio già fortemente compromesso.
  • § in attuazione del fondamentale “principio di precauzione” di derivazione comunitaria, che dovrebbe improntare ogni scelta in questo campo, compete all’Amministrazione dimostrare l’assoluta innocuità della infrastruttura che nella fattispecie incrementa il carico delle immissioni nocive in atmosfera oltre al forte impatto ambientale in quanto limita ogni altra forma di sviluppo, contribuisce al degrado fisco del territorio già caratterizzato da preesistenze urbane ;
  • § non vi è alcun riscontro sulla non pericolosità della centrale di compressione gas, il sito assumerebbe caratteristiche di elevata sensibilità altamente incompatibile con il sistema urbano contiguo;
  • § vi è una forte contraddizione con quanto esposto dalla SNAM nel Doc. SIA -Quadro Ambientale, in quanto l’area scelta, contigua alla perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale Area Industriale di Milazzo L. 23/12/2005 n. 266, non risolve il suo rapporto con il sistema antropico, i dati di rilevamento delle immissione in atmosfera valutati dalla Snam non sono organizzabili per una ipotesi di compatibilità, l’ attuale condizione di inquinamento della intera zona è altamente critica, oltretutto mancano i riferimenti epidemiologici e la condizione socio-economica per formulare vere ed attendibili ipotesi di interferenze;
  • § Il sistema territoriale a cui ci si riferisce è oggetto di attenzione per la sua grave condizione ambientale che necessariamente dovrà tendere verso l’omeostasi nel lungo termine e non verso ulteriori compromissioni;
  • § Limiterebbe gli effetti del progetto delle Linee Guida, già illustrate il 17/05/2005 dalla Commissione Provinciale Tutela e Ambiente (Cpta) ai Sindaci del Comprensorio, con lo scopo : di innescare un processo di risanamento del territorio e di sviluppo produttivo ambientale corretto, per superare le criticità riscontrate e riportare in equilibrio il sistema superando anche la grave crisi sociale.

Di  attuare le linee-guida della C.P.T.A. – dopo aver evidenziato la necessità di razionalizzare le attività industriali che hanno generato la situazione di crisi ambientale, ed il conseguente rientro dell’impatto antropico negli standard della sostenibilità – secondo un modello di sviluppo “che soddisfa le necessità presenti senza compromettere la capacità delle generazioni future nell’ambito della corretta Impronta Ecologica“.
Di verificare tale modello, se la crescita complessiva all’interno del comprensorio è compatibile con le capacità ricettive dell’ambiente globale.
Di accertare che le strutture operative che dovevano essere costituite, in quanto  previste – Ufficio di Piano, Osservatorio Ambientale e Sportello Ambiente, Forum Civico, Sportello Unico per le Attività Produttive, Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata, Punto Energia – con compiti diversi, ma che sinergicamente abbiano funzionalmente svolto il loro compito per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di risanamento e rilancio economico dell’area, alla cui gestione è prevista la  partecipazione degli Enti Locali.
La TAT si auspica che gli Organi Competenti, vista la incompatibilità, respingano la proposta della realizzazione della Centrale di Compressione a Monforte Marina, ed individuino un sito idoneo, e che l’intervento comunque garantisca emissioni zero in ambiente e sia adeguatamente ambientalizzato.
Rileva infine che la SNAM ha un’organizzazione idonea e tecnicamente capace di   risolvere questione complesse, senza per questo far prevalere l’aspetto speculativo commerciale, oltretutto essa stessa opera in un ambito normativo a cui dovrebbe anche corrispondere lo stesso interesse per quelle norme emanate per la tutela ambientale, visto che il ceppo è lo stesso.

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