Secondo Pippo Gianni, Assessore all’Industria della Regione siciliana, “Il reperimento di aree nell’ambito dell’Area di Sviluppo Industriale di Termini Imerese, idonee per l’inserimento di nuove unità produttive di società dell’indotto Fiat; la realizzazione, da parte del Consorzio ASI e con risorse regionali, di capannoni industriali da cedere in locazione a tali società a valore di mercato; l’attivazione di contributi all’occupazione, sia a vantaggio della Fiat che delle società dell’indotto, incentivi regionali (aggiuntivi rispetto a quelli statali) per l’acquisto di auto a metano, iniziando con il settore pubblico per poi passare ai privati, semplificazione al rilascio delle autorizzazioni per favorire l’incremento degli impianti di distribuzione di GPL o metano. Nuove risorse che potranno essere utilizzate attraverso la stipula di appositi contratti di programma nel campo della ricerca applicata ai nuovi carburanti ed alle fonti energetiche alternative”.
Sono azioni concrete messe in atto dalla Regione al fine di riaprire un canale di dialogo fra la Fiat e la Regione.
Pensiamo che questo sia un classico esempio di politica industriale che va contro gli interessi della Sicilia e dei siciliani e va invece a tutto vantaggio della pluriassistita e plurifinanziata pubblica Fabbrica Industriale Auto Torino – detta FIAT:
Nella lettera inviata a Marchionne A.D: Fiat, l’assessore assicura sempre il suo impegno politico ed istituzionale, certo di riscontrare il suo interesse, e lo invita a un incontro per mettere in cantiere i nuovi programmi di sviluppo accompagnati da sapori, colori e profumi della splendida primavera siciliana.
Un po’ di romanticismo quando si distrugge ambiente ed economia siciliana non guasta mai!