La politica trapanese ogni giorno ci delizia di certi particolari che assomigliano sempre più a beghe familiari e giochi di potere.La politica, quella vera, quella che dovrebbe permettere di amministrare un ente, sia esso comune, provincia o regione, è lontana anni luce dai palazzi siciliani.
Ancora non si sono spenti i riflettori sul caso Trapani ed ecco che la telenovela marsalese si arricchisce di nuovi particolari che mettono in luce la pochezza di una intera classe che si definisce politica.
Mentre a Trapani è tutto ancora da risolvere e non è escluso un nuovo rimpasto, ecco che a Marsala le decisioni sembrano essere prese in casa del deputato regionale del PDL iscritto al Gruppo Misto dell’ARS, Giulia Adamo.
Stamani infatti una velina giunge fresca e riporta che proprio in queste ore si starebbe tenendo a casa di Giulia Adamo un incontro con Scilla e Ruggirello, per cercare, o forse dettare le condizioni, per risolvere la biennale crisi marsalese.
I giochi ancora una volta sembrano fatti e dall’informazione che abbiamo ricevuto qualche giorno fa l’unica variante è che Noi Marsalesi rimangono fuori quindi, dentro PSI e Fratelli d’Italia. E Grillo ?
Poiché non sembra (ri) sbocciato l’amore politico tra Giulia Adamo e Massimo Grillo tutto fa pensare che stavolta Carini non possa fare a meno di mettere alla porta i due assessori che a Grillo fanno riferimento.
Il bilancio è in arrivo quindi una soluzione Carini dovrà trovarla a meno di non volersi affidare al già collaudo sistema del “man to man”, che dimostra come la politica sia in fin dei conti uno scambio di … cortesie.
E dopo il bilancio?