giovedì, Novembre 21, 2024
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Sanità. In Sicilia l’interconnesione è solo chiacchiera

Quante sono le pecche che i siciliani giornalmente riscontrano nella sanità regionale ?
L’elenco è lungo. Oltre le liste d’attesa c’è la qualità, certo non eccelsa del servizio medico e d’accoglienza, la burocrazia e ovviamente, la mancata considerazione che un cittadino che si reca presso una struttura pubblica non è un numero ma una persona che va rispettata.
Abbiamo già parlato delle carenze struttuali e del fatto che taluni ospedali versano in condizioni di degrado, così come abbiamo già parlato della qualità del servizio in generale e dell’arretrezza di taluni apparati di diagnostica, non abbiamo fin qui parlato della interconnesione che, se è carente in tutta Italia tra strutture sanitarie regionali, in Sicilia è drammatico.
Ogni ASP ha un server proprio che non dialoga non le altre ASP della regione. Gli ospedali non si parlano tra di loro così come e i centri di diagnostica ed analisi. Pensavamo che questo fosse il limite ma poi scopriamo che all’interno dell’Ospedale i reparti non sono collegati tra di loro con il CUP.
Nel terzo millennio nel mondo si opera con robot intelligenti comandati a distanza anche da continenti diversi, si fanno diagnosi e consulti on line, ma nel caso dell’Ospedale San Antonio di Trapani, un CD di una TAC effettuata in regime  di pronto soccorso per una ischemia celeebrale, viene spedita al Civico di Palermo con l’autovettura per essere interpretata.
Non sono riusciti neanche ad utilizzare software “open sourse , ovvero gratuiti, come skype !
Che dire ?
All’Ospedale Borsellino di Marsala,  basta spostarsi dai reparti verso il CUP ed ecco che ti puoi trovare dati anagrafici completamente diversi tra loro. Lo stesso soggetto nella stessa struttura risultava da una parte residente in una provincia e nell’altra in una provincia diversa.
Un medico che in Sicilia sottopone a visita un paziente in struttura pubblica non ha possibilità di accesso alla sua anamnesi , ovvero la storia clinica, necessaria per stabilire una cura adeguata tenendo conto delle condizioni generali del soggetto.
Ma non è tutto. Non è che il fascicolo sanitario personale sia esente da pecche.
Residenze e medici di base non corretti clinica inesistente.
Da esperienza dirette. Questa è la Sicilia attuale ed è l’immagine  che ne fa il Principe Fabrizio di Salina al Cavaliere (immaginario) Chavalley “i Siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti: la loro vanità è più forte della loro miseria; ogni intromissione di estranei sia per origine sia anche, se si tratti di Siciliani, per indipendenza di spirito, sconvolge il loro vaneggiare di raggiunta compiutezza, rischia di turbare la loro compiaciuta attesa del nulla; calpestati da una decina di popoli differenti essi credono di avere un passato imperiale che dà loro diritto a funerali sontuosi”. Correva l’anno 1860 …

MiSa

 

 

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