sabato, Novembre 23, 2024
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Marsala, l’acme del degrado

Parlare di Marsala come città moderna inserita nel circuito delle città virtuose e amministrata da una politica capace è sempre più un sogno impossibile. Non ci credono neanche più i bambini alle trionfanti affermazioni del sindaco Massimo Grillo che si è circondato da esperti e consulenti che non sembra lo consiglino nel modo giusto per amminsitrare.
La città appare immersa in unprofondo torpore, le strade sono dissastrate, la manutenzione è praticamente inesistente, il decoro urbano un’utopia e la sporcizia regna sovrana. Il Sindaco e la sua giunta sembrano vivere in un altro mondo. Il turismo, per lo più mordi e fuggi è del tipo “addio Marsala” a non rivederci più e non si vede da anni una programmazione turistica degna di questo nome.
L’economia è in coma profondo. Le saracinesche chiuse nella centralissima “strada Scarparo” e in buona parte delle strade cittadine ne sono triste testimonianza.
I trasporti praticamente inesistenti ove si consideri che un autobus passa mediamente a distanza di un’ora e mezza e i mezzi viaggiano ovviamente vuoti per la maggior parte della giornata. I numeri ufficiali del Dirigente del Settore parlano chiaro. 42 mila biglietti venduti e a conti fatti un buco di oltre un milione di euro di deficit annuo. Insostenibile per una città che necessità di politica capace di dare una svolta.
Un quadro desolante che non lascia speranze per il futuro. L’immagine della città si può racchiudere nel reportage sui bagni pubblici di Piazza Marconi.
Ogni commento è superfluo.

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