giovedì, Novembre 21, 2024
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Associazione Puzzle. Enterocolite necrotizzante del neonato: i primi risultati del Dottorato di Ricerca della dott.ssa Duci

Sostenere la ricerca è sempre stato un punto di forza dell’Associazione Puzzle di Padova : senza ricerca non c’è progresso nella cura delle patologie che colpiscono i più piccoli.

Da un anno la dott.ssa Miriam Duci conduce nel reparto di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale di Padova il suo progetto di Dottorato sull’enterocolite necrotizzante del neonato (NEC) che colpisce prevalentemente l’intestino del neonato prematuro e che ancora oggi ha un’elevata mortalità.

Le abbiamo chiesto di raccontarci i risultati raggiunti in questo primo anno di ricerca, che si è concentrato sul ricreare dei “mini-intestini artificiali”, e i traguardi da raggiungere negli anni a venire.

“Il  Dottorato di Ricerca è iniziato ormai più di un anno fa ed è sostenuto dall’Associazione Puzzle. Il tema della ricerca è l’enterocolite necrotizzante del neonato (NEC), che come ormai saprete, è una patologia severa e multifattoriale che colpisce prevalentemente l’intestino del neonato prematuro ed è caratterizzata ancora oggi da un’elevata morbidità e mortalità. Nelle forme più severe il chirurgo pediatra deve asportare parti di intestino per frenare l’infezione e questo può comportare in alcuni pazienti la necessità di dipendere dalla nutrizione artificiale per sopravvivere. Ad oggi la prevenzione e la cura della NEC rimane una grande sfida!

In particolare il tema della nostra ricerca è la creazione di un modello ex-vivo di NEC con organoidi intestinali per studiare nello specifico la risposta del danno indotto dalla malattia e successivamente comprendere i meccanismi interconnessi alla modulazione del danno stesso.

L’anno trascorso è stato un anno lavorativo molto intenso che mi ha permesso sia di focalizzarmi sul mio progetto di ricerca presso l’Istituto di Ricerca Pediatrica- Città della Speranza che di lavorare come chirurgo pediatra.
Per quel che riguarda l’ambito della ricerca, siamo riusciti a ricreare dei “mini-intestini artificiali” a partire da biopsie intestinali di pazienti pediatrici sottoposti ad intervento chirurgico per patologie del tratto gastro-intestinale. Tramite un procedimento molto complesso, abbiamo isolate le cripte intestinali, sede delle cellule staminali intestinali da cui poi siamo riusciti ad ottenere delle strutture 3D simili all’intestino. Queste strutture sono state poi caratterizzate dal punto di visto fenotipico e successivamente si è riusciti a mimare il danno indotto dalla NEC. Questo primo passo è fondamentale per poi studiare le singole vie di trasduzione di segnale alterate e per modulare il danno.

Nel prossimo anno, infatti, il team di ricerca cercherà all’interno di questo modello 3D di modulare il danno indotto dalla patologia grazie all’utilizzo di nanoparticelle prodotte da cellule specifiche in grado di ridurre il danno provocato dall’ infiammazione e di permettere un’efficace riparazione dell’intestino attraverso il rispristino della nicchia staminale.

Ringrazio l’Associazione Puzzle per l’impegno non solo nel supportare i miei progetti  ma anche per le molteplici iniziative proposte per aiutare i nostri piccoli pazienti”

Miriam Duci

 

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