sabato, Novembre 23, 2024
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I leaks del Pentagono confermerebbero indirettamente l’uccisione di ufficiali NATO

In 10 Aprile abbiamo pubblicato un articolo sulla presunta uccisione di decine di ufficiali NATO durante un attacco il 9 Marzo 2023 ad un bunker di comando, controllo e comunicazione ucraino distrutto con un missile Khinzal. Nessuna conferma da parte russa e silenzio da parte NATO e USA però ora i file trafugati al Pentagono e pubblicati sui social, confermerebbero indirettamente la notizia.
Infatti, nei file si legge che sono (erano ?)  presenti sul teatro di guerra ucraino 97 membri delle forze speciali della NATO (provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, America Latina e Paesi Bassi) e  100 americani per la maggior parte (71 unità) del Dipartimento di Stato e 29 del Dipartimento della Difesa in servizio presso l’ufficio dell’Addetto Militare del Dipartimento della Difesa (DAO), dell’Ufficio di Cooperazione per la Difesa (ODC), delle Forze Speciali (USSOF), della Guardia d’Ambasciata del Corpo dei Marines (MSAU).
La presenza di militari NATO è stata smentita da tutti i paesi ma oggi appare chiaro il coinvolgimento diretto dell’occidente nel conflitto, seppur con un numero limitato di esperti e forze speciali. Insomma Biden & C. sono stati colti con le mani nel sacco e non possono più smentire.
E se così è, ma non sembra ci siano dubbi, la notizia della morte di diversi ufficiali della NATO nell’attacco russo al bunker ucraino sarebbe indirettamente confermata.
Non si può escludere infatti che in quel bunker strategico vi fossero militari dell’Alleanza Atlantica.
Il perché la Russia non conferma – ma non smentisce – e in occidente la notizia viene tenuta “nascosta” , appare evidente anche ai non addetti ai lavori.

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