La morte del giovane italiano a Tel Aviv per mano del terrorismo palestinese ha fatto emergere in modo più plateale del passato, l’ipocrisia della politica italiana.
Muore un giovane italiano per mano di un terrorista palestinese, Alessandro Parini e Mattarella parla di atto esecrabile , il governo di vile attentato e così via.
Peccato che Mattarella, il governo e la Politica non abbiano mai sentito la necessità di denunciare i quotidiani attentati terroristici perpetrati da arabi palestinesi a danno dei cittadini israeliani..
Nei giorni precedenti all’attentato in cui ha perso al vita il giovane Parini, sono stati uccisi in tre diversi attentati ben sette israeliani e nessuna voce di condanna si è levata verso chi ha fatto della morte la propria ragione di vita.
Nessuna parola di pietà per Maya di 20 anni e Rina Dee, di 15 e la loro mamma Lucy, nessun pensiero per i fratelli Yigel di 19 anni e Hillel 21 Yaniv , e neanche per i piccoli Jacom 6 anni e Asher 8 anni Pelai.
Onore a Piero Sansonetti che ha avuto il merito di dire su RETE 4 che l’Italia sul terrorismo palestinese non ne parla abbastanza ed è ora di parlarne sempre.
L’Italia aggiungiamo noi, non può più continuare a dichiarare la sua amicizia a Israele e poi far finta che il terrorismo arabo palestinese figlio di una incessante e criminale campagna d’odio messa in atto dall’Autorità Palestinese, da Hamas, dalla Jijad islamica e da Hezbollah.
Il governo Meloni si deve decidere. Il terrorismo palestinese non è tale solo quanto in Israele muore un italiano.
Michele Santoro