Dopo appena due giorni il Sindaco ha nominato i nuovi assessori che dovrebbero accompagnarlo fino alla fine del suo mandato. Il condizionale è però d’obbligo.
Grillo, da navigato politico, ha saputo trarre il massimo profitto dalle dinamiche d’aula e, azzerando la giunta, ha con un solo colpo e costituito una giunta a sua immagine e somiglianza e depotenziato definitivamente il Consiglio Comunale che da parte sua non è che abbia fin qui brillato.
Gli assessori confermati sono tutti “laici e d’area” Grillo, e taluni, come la Piraino, amici di famiglia da lunga data.
Con i nuovi assessori il Sindaco “blinda” la sua azione amministrativa e confermato la sua “consolidato la alleanza” con il il Presidente del Consiglio Comunale nominando assessore il Consigliere Ivan Gerard che molto ha fatto per la “sfortunata” corsa a Palazzo Dei Normanni di Enzo Sturiano.
Stupisce la nomina di Salvatore Agate che da quanto ci risulta sarebbe editore dell’emittente locale La Tr3.
Il Sindaco sembra mostrare una certa attenzione per la comunicazione e per gli esperti in comunicazione. E’ stato il primo sindaco a nominare un portavoce, editore di due quotidiani locali che a seguito della nomina ha lasciato ogni incarico nella società e ha sentito la necessità di dotarsi di una società di comunicazione esterna. L’assessore Agate, come Pulizzi, saprà dargli le giuste indicazioni per una comunicazione efficace, ma lascerà, per opportunità politica, ogni incarico editoriale ?
Grillo voleva una giunta più coesa, più motiva ed attrezzata per il rilancio dell’attività politica, e non sembra essersi chiesto se il problema non è la giunta ma lui. Il Consigliere Rino Passalacqua in occasione del primo azzeramento della giunta con conseguente ridistribuzione delle deleghe nel suo intervento in aula il 10 Febbraio 2022 fu molto duro
“ Ma alla città, secondo lei, gliene frega niente della sua mancata lungimiranza nel contornarsi di gente che può lavorare o meno? Magari ha mai pensato che può essere colpa sua, che non è in grado di fare una squadra, di fare comunità?
Considerato che ha azzerato nuovamente la giunta, il Sindaco questa domanda non sembra proprio non essersela fatta.
Oggi non vi sono dubbi che la nuova Giunta, che appare totalmente avulsa dalla politica e composta di professionisti a lui vicino, si presenti più coesa intorno al Sindaco.
Resta da capire, ma sarà il tempo a dirlo, se più motivata e più attrezzata per amministrare una città in declino.
Di certo, quale che sia il cammino che separa questa amministrazione dalla fine del mandato, Massimo Grillo ha certificato l’inutilità del Consiglio Comunale.
Il ruolo di controllo dell’attività dell’esecutivo, di denuncia agli elettori delle inadempienze dell’esecutivo, di stimolo e di propaganda di programmi alternativi è pura teoria.
Il Consiglio è di fatto, grazie all’elezione diretta del Sindaco, poco più che un arredo burocratico senza alcun potere.
Solo per l’approvazione del bilancio il Sindaco deve avere il nulla osta del Consiglio. Ma anche in questo caso se lo strumento economico non viene approvato entro le date stabilite, i consiglieri decadono e viene approvato da un commissario con buona pace di tutti.
Alla fine dei giochi e delle dinamiche d’aula niente cambierà per quel 55% dei cittadini che paga regolarmente tasse e tributi.
Misa