Recentemente il Presidente del Consiglio Comunale , Enzo Sturiano, ha rilasciato alcune dichiarazioni molto forti sulla situazione economica/politica e sociale della città.
Parole forti che non lasciano dubbi ad interpretazioni: Marsala è una tragedia …(!) ma che rimangono all’atto pratico esternazioni vuote perché prive in definitiva di azioni per far si che la città possa riacquistare decoro e avere una politica amministrativa capace e rispettosa delle norme.
Da oltre un decennio si ripropone la questione relativa al finanziamento regionale ottenuto dal Comune per la realizzazione di Enoteca Locale attraverso la costituzione di un atto pubblico.
Ovvero, la costituzione di una società partecipata in grado di poter gestire, con proprio consiglio di amministrazione e in armonia alle norme di legge, la struttura.
Ebbene, senza ripercorrere anni di articolo e inchieste, l’ultima delle quali il 2 febbraio 2000 https://ww, della questione sia l’Amministrazione ha proseguito nel solco iniziato dal Sindaco Carini affidando la gestione di una enoteca inesistente – d’autorità e senza evidenza pubblica – all’Associazione Strade del Vino.
Ebbene, che tutto sia palesemente irregolare perché all’origine vi è una violazione delle norme del bando di assegnazione dei fondi non sembra esserci ombra di dubbio. Che l’Amministrazione abbia violato – e continua a violare – le norme che impongono alle amministrazioni di indire un bando pubblico per la gestione di un organismo o bene comunale, appare pacifico.
Eppure, quando nella politica si parla di Palazzo Fici sembra che tutti evitano accuratamente di intervenire. Cominciano a divagare e a rispondere che ci sono problemi più grandi e importanti per la città, come se il rispetto delle norme di legge e dei regolamenti non sia così importante da sollecitare il loro interesse.
Qualcuno lontano dai “microfoni” critica e condanna, quando gli si chiede come mai non interviene, bhè, allora inizia a tergiversare.
Recentemente abbiamo chiesto ai Consiglieri comunali cosa impedisce loro di chiedere l’istituzione di una commissione d’inchiesta comunale “sull’affaire”.
Nessuno, eccetto il Consigliere Mario Rodriguez, ha risposto nessuno. Ne stanno lontano quasi che l’Affaire Palazzo Fici fosse una questione che scotta.
Qualche tempo fa abbiamo fatto al Presidente del Consiglio Comunale, Enzo Sturiano, la stessa domanda.
Ebbene, anche lui su Palazzo Fici sembra voler stare lontano.
Elementi per intervenire l’Amministrazione ne ha dati e anche chiari. Nel 2021 l’autogol della Giunta Grillo.
Nel tentativo che appare maldestro, la Giunta, il 25 novembre, revoca della delibera n° 204 del 04/08/2021 con cui aveva deliberato l’assegnazione a Strade del Vino della “enoteca Comunale” fantasma, motivandola così: Riscontrato che si è avuto modo di accertare che con le deliberazioni citate in premessa si era provveduto ad affidare la gestione dell’Enoteca Comunale, terminologia non in linea con le disposizioni previste dall’art. 5 della Legge regionale 2 agosto 2002, come modificata dall’art. 86 della L.R. n° 23/2010, con le quali il legislatore ha inteso prevedere oltre alle Enoteche Regionali, anche una rete di enoteche locali, rendendo impropria la dicitura Enoteca Comunale”.
Secondo la Giunta, l’irregolarità era riferibile esclusivamente al termine enoteca comunale e non già alle violazione delle norme che riporta con dovizia di particolare. Infatti, proprio dalla lettura delle due leggi si evince che l’Amministrazione ha agito e agisce in violazione delle norme. Per la realizzazione dell’Enoteca Locale (non comunale) doveva costituire con atto pubblico un ente autonomo a partecipazione 100% Comune di Marsala- con proprio consiglio di amministrazione, statuto e regolamento. Tutto ciò è chiaramente esplicitato nelle leggi indicate.
Si è deciso di violare le norme e si continua nel solco dell’irregolarità amministrativa con l’aggiunta di una ipotesi di reato, reiterato negli anni.
Presidente Sturiano, signori consiglieri comunali, cosa o chi vi impedisce di intervenire per il ripristino della regolarità amministrativa ?
Siete al servizio della città, non pensate di dover giustificare davanti ai cittadini – a cui avete chiesto il voto – il vostro ruolo e la vostra presenza nel massimo consesso cittadino ?