La guerra in atto tra la Russia che l’ha scatenata il 24 febbraio scorso, l’Ucraina e l’occidente con a capo USA e NATO che la combattono fornendo a Kiev armi e cooperazione tecnica e informatica, continua a mietere morti e distruzioni nell’indifferenza generale dei “pacifinti” che parlano di pace ma che nella realtà non fanno nulla di concreto per far conflitto.
Si parla ormai apertamente di guerra per procura e le dichiarazioni di Biden ma soprattutto di Jens Stoltenberg suggeriscono che alla NATO pensano sempre più ad una vittoria dell’Ucraina piuttosto che discutere della sua adesione alla NATO. Infatti, senza vittoria, l’Ucraina non potrà aderire all’alleanza. Stoltenberg non lascia dubbi. “L’obiettivo principale ora è sostenere l’Ucraina, assicurare che il Presidente a proposito Putin non vinca, ma che l’Ucraina prevalga come nazione sovrana e indipendente in Europa. Questo è l’obiettivo principale della nostra Alleanza ed è anche l’obiettivo principale della nostra partnership“.
Nessuno oggi vuole seriamente la pace e la dimostrazione sta nel fatto che tutti coontinuano a dire che la guerra deve cessare ma con il ritiro della Russia entro i suoi confini.
In un conflitto ci sono due modi perchè cessino i combattimenti. Con la sconfitta di uno dei due paesi in lotta oppure con un cessate il fuoco propedeutico a colloqui di pace. Ma nessuno cerca questa opzione.
Poiché appare pacifico che la Russia non si ritirerà ed è molto difficile pensare che stia perdendo la guerra sul terreno come molti media occidentali riportano enfaticamente, e Kiev non può vincere, è facile prevedere che il conflitto diventi guerra di posizione e continui per anni.
Ma potrebbe esserci un salto di qualità. Mosca potrebbe ordinare l’uso di armi nucleari tattiche per consentire all’esercito russo la completa occupazione delle regioni di Kherson, Zaporozhye e della RPD.
Le conseguenze sarebbero catastrofiche. Ma gli USA sono pronti ad una guerra nucleare ?