In occasione della celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate abbiamo assistito alla consueta sfilata di autorità civili e militari davanti al Sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria.
Una ricorrenza declassata nel 1976 a “festa mobile” , ovvero, da quando si decise che il 4 Novembre si sarebbe celebrato il primo giorno festivo utile del mese di Novembre.
Successivamente si è pensato bene di declassarla ulteroriormente facendola diventare solo una celebrazione per passerelle delle autorità politiche davanti al Sacello del Milite Ignoto in un giorno lavorativo. Il 4 Novembre, per volontà di una politica molto più sensibile al 25 Aprile, ha perso nel tempo quel valore di unità nazionale e di vicinanza del popolo italiano alle Forze Armate.
Anche quest’anno, come ormai da tempo, le massime autorità dello stato, civili e militari si sono recati all’Altare della Patria ma questa volta in una giornata di pioggia e quindi hanno pensato bene di farsi seguire da propri “porta” ombrelli per non bagnarsi.
Non una bella immagine i picchetti schierati sotto la pioggia e tutte la “massime” autorità politiche con tanto di caudatari a reggere gli ombrelli. Mancavano solo i camerieri con il vin brulè …
Sarebbe stato meglio evitare questa parata di ombrelli neri. Non ci si presenta al cospetto del Milite Ignoto senza avere il coraggio di bagnarsi per rendergli onore.
Viene in mente l’immagine di Vladimir Putin sotto la pioggia senza ombrello rendere onore ai propri caduti.
Altro stampo, altra tempra e altro modo di rendere onore ai propri caduti senza paura di prendersi un raffreddore.
Si dirà. Lui è un dittatore …
Misa