Secondo il capo del ministero della Difesa del paese, Mariusz Blaszczak, la Polonia avrebbe ordinato alla Corea del Sud, mille carri armati K2, 600 obici semoventi K9 di calibro 155 mm e 50 caccia da addestramento FA-50.
L’acquisto di una quantità così ingente di armamenti è la conseguenza della cessione all’Ucraina di molto materiale obsoleto e quindi da qui la necessità di rimpinguare l’arsenale.
Perché la Corea e non gli USA ha un duplice significato. La convinzione che gli armamenti promessi dagli USA alla Polonia non siano “ex fabbrica” ma materiale dismesso dopo lo scioglimento di alcuni reparti carri dei marines.
Una notizia clamorosa che sembra passata sotto il silenzio dei media occidentali.
Varsavia quindi scarica gli Stati Uniti e nello stesso tempo ricorda a Bruxelles che la Polonia non intende vivere per ordine di qualcuno e difenderà i suoi interessi nazionali.