Duro intervento su Telegram del vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev sulla richiesta di Zelensky circa la concessione a Kiev di una sorta di garanzia di sicurezza, che se si realizzerà, secondo Mosca non sarebbe altro che il prologo alla III guerra mondiale.
Ciò in quanto l’accordo di sicurezza proposto da Kiev equivale ad “applicazione all’Ucraina l’articolo 5 del Patto Nord Atlantico” che prevede intervento della NATO e in caso di attacco a uno dei membri dell’alleanza deve essere considerato come un attacco a tutti i membri.
I capi occidentali di vario rango continua Medvedev, a cui è rivolto “questo appello isterico” (la bozza del patto di sicurezza di Kiev, resa pubblica martedì) dovrebbero capire una cosa. Se continueranno con la loro decisione di fornire all’Ucraina armi più pericolosi a Kiev, la guerra ibrida della NATO contro la Russia, inevitabilmente la campagna militare si allargherà e non avrà confini visibili.
Cosa voglia intendere il vice capo del consiglio di sicurezza russo, con questo avvertimento all’occidente, su cui i paesi membri della NATO fanno parte dovrebbero rifletterci su e l’affermazione secondo cui : il conflitto non avrà confini.
Sembra di capire che applicando il trattato di sicurezza e difesa proposto dall’ucraina, per Mosca l’uso delle armi nucleari quali balistici e tattici, non sarebbe più una opzione e fa intendere che questo porterebbe all’inizio della III Guerra Mondiale.
Misa