Secondo quanto riporta l’Agenzia russa TASS, l’attentato dinamitardo che è costata la vita alla figlia del filosofo Dugin, è stato organizzato ed attuato dai servizi ucraini.
L’FSB ha accertato che l’ordigno, comandato a distanza, è stato piazzato sotto la Toyota Cruiser Prado – dal lato conducente – la sera del 20 agosto, e fatto esplodere vicino a Bolshiye Vyazemy, nella regione di Mosca. Darya Dugina, che era al volante, è morta sul colpo.
L’autrice materiale dell’attentato, sempre secondo l’FSB è la cittadina ucraina Natalya Vovk che ha avuto il tempo di fuggire attraverso l’Estonia.
La Russia si attiverà per chiederne l’estradizione.