In un nostro articolo del 24 Luglio scorso (https://www.mondoedintorni.it/2022/07/politica/il-sondaggio-dice-musumeci-su-chinnici-ma-la-logica-dice-che-comunque-vada-perdono-i-siciliani/) scrivemmo che chiunque sarà il prossimo presidente della Regione, a perdere saranno,come sempre, i siciliani.
La situazione politica siciliana è nel caos più totale. Il Partito Democratico ha rotto con il M5S a Roma e non si capisce cosa accadrà in Sicilia dove i democratici hanno il loro candidato uscito vincente dalle primarie “giocate” contro Claudio Fava e la pentastellata Floridia.
I sostenitori del M5S sembrano disorientati e anche i vertici regionali non sembra abbiamo le idee chiare.L
Sostenere la Chinnici o correre da soli.
Dalle parti del centrodestra dopo il veto di FdI alla Prestigiacomo, arriva il candidato condiviso Renato Schifani. Oltre che dal centrodestra, Schifani sarà sostenuto dall’Unione Monarchica italiana e dalla Nuova Democrazia Cristiana. Il commissario regionale, Totò Cuffaro, infatti, ha affermato che sarà a fianco di Schifani.
Partita chiusa quindi.
Con Musumeci la Sicilia doveva diventare bellissima, prima di lui, con Lombardo, doveva essere dei Siciliani, ma alla fine l’Isola è sprofondata nel terzo mondo.
Niente di nuovo sotto ‘a Muntagna. Anzi no, ritorna la Balena Bianca, ritorna Totò Cuffaro e la Sicilia ritorna al passato.
Antonio Canepa, prima di essere ucciso in un agguato, scrisse che “ “la Sicilia si è trovata male sotto qualunque governo che non fosse siciliano. E si è trovata malissimo sotto il governo italiano. E si è trovata ancora peggio, peggio che mai, sotto il governo fascista. Non si può continuare come per il passato. Per noi siciliani è questione di vita o di morte. Separarci o morire”.
Purtroppo per Canepa e per i Siciliani, con la classe politica che si ritrova, il futuro per l’Isola non esiste.
E l’indicativo futuro non è presente neanche nella lingua siciliana.