Marsala è una città che evidenzia più di altre in Sicilia, che ostacolano lo sviluppo del turismo. Pochi sono quei temerari turisti, per lo più siciliani, che ritornano.
Ad un territorio ricco di bellezze paesaggistiche e storiche, si contrappone una situazione che sembra respiingere il turismo.
I problemi sono noti. Mancanza di servizi pubblici, musei chiusi, strade “bombardate” , cartellonista poco chiara e, ciliegina sulla torta, il costo dei servizi di ristorazione e mezzi di trasporto pubblico che non rispettano il normale servizio domenicale verso le saline.
Secondo quanto ci è stato riferito, un gruppo di turisti per andare alle Saline hanno dovuto utilizzare un servizio di trasporto con conducente (taxi) al costo di 25 euro a persona.
Il turista arriva in città e al suo ingresso viene accolto dallo scorrimento veloce con uno schieramento di erbacce ai lati della strada che alla congiunzione con la SS 115 diventano talmente ingombranti da invadere la carreggiata. La trascuratezza generale è palpabile anche in città dove, appena si esce dal Cassaro e da Via Garibaldi, il turista si trova improvvisamente in un’altra dimensione. Chi arriva in macchina si trova a dover affrontare il problema dei posteggiatori abusivi, “storici” e improvvisati. Una piaga che non si riesce ad eliminare malgrado i continui interventi della Polizia Municipale.
A tutto ciò si aggiunge il problema della ristorazione. Il prezzo dei pranzi ai più appare eccessivo specie se rapportato alla qualità e al servizio.
In molti casi il turista rinuncia alla vacanza e riparte. Ma in generale l’orientamento p quello di non ritornare.
Peccato. Marsala è una città che nasconde tesori da scoprire ma sembra che si faccia tutto per tenere lontano i turisti che altro non desiderano che ammirarli.