Ci sono alcune volte che la casta feudale della politica siciliana sembra si compiace delle “sparate” propagandistiche a cui neppure lei, ovvero loro, gli “eletti”, credono. E così ogni tanto qualche deputato “pentito” presenta qualche proposta di legge per ridurre gli sprechi della politica e tagliare qualche piccolo insignificante privilegio della casta stessa, solo che stavolta la sparata è grossa, ma proprio grossa. Il deputato Barbagallo Giovanni del PD ha inviato al Presidente dell’ARS, Cascio, una lettera con cui lamentava che ben 70 deputati su 90 percepiscono una indennità aggiuntiva, un ulteriore bonus, percepito dai deputati facenti parti delle varie ed inutili commissioni. Insomma, per Barbagallo, e non solo, sarebbe solo spreco di denaro pubblico.
Non vi raccontiamo tutto quanto è successo dal momento in cui Cascio ha ricevuto la lettera, non vogliamo tediarvi con il solito teatrino delle prese di posizioni bipartisan, vi riferiamo solo che alla fine il pesce d’aprile ha partorito un bluff tipico della casta feudale.
Siccome non vogliano togliere il bonus ai signori deputati delle commissioni che peraltro non si riuniscono quasi mai, allora qualcuno la spara grossa, ridurre i deputati a 70.
Dove arrivano i nostri, siccome le commissioni possono assorbire “solo” 70 deputati e quindi 20 rimangono senza “bonus”, diminuiamo, si fa per dire, i deputati all’ARS al numero necessario per le commissioni. Così a tutti viene garantito il bonus aggiuntivo.
Insomma da un pesce d’aprile anticipato ad un irresponsabile bluff, a cui, neanche i bookmakers inglesi credono perché danno la notizia “mille a uno”. Insomma se si gioca un euro se ne vince 1.000.
Come dire, a chi la raccontate?