lunedì, Novembre 25, 2024
HomeCronacaIl caso della Colombaia a Trapani

Il caso della Colombaia a Trapani

La complessa vicenda burocratica legata alla richiesta dell’Amministrazione Comunale di acquisire il Castello della Colombaia al proprio patrimonio è stata affrontata nel corso della conferenza stampa del FAI tenutasi ieri a Milano per presentare i risultati della quarta edizione del censimento “I luoghi del cuore” ed è al centro di un reportage di Repubblica.it dal titolo “Il luogo del cuore? La Colombaia di Trapani”. A trattare l’argomento è stato il Sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, che ha messo in evidenza come il Comune sin dal 2002 abbia richiesto l’avvio delle procedure per la sdemanializzazione della Colombaia e l’acquisizione al patrimonio comunale. Com’è noto, dopo la conferenza di servizi tenutasi a luglio 2003 per la perimetrazione dell’Autorità Portuale di Trapani, l’iter sembrava giunto ad una definizione: presenti tutti i soggetti interessati (Ministero delle Infrastrutture, Agenzia del Demanio, Regione Siciliana, Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, Comune di Trapani), era stato stabilito il trasferimento della Colombaia al patrimonio comunale, a seguito di permuta. Senonché, quando il passaggio sembrava ormai scontato, essendo stato, appunto, acquisito in sede di conferenza di servizi l’assenso di tutti gli Enti, la Regione, attraverso il suo Assessore alla Presidenza, aveva fatto marcia indietro, manifestando interesse per l’acquisizione della Colombaia al patrimonio regionale. Il Sindaco Fazio, a quel punto, aveva più volte scritto alla Regione, ribadendo la disponibilità del Comune ad acquisire la Colombaia, evidenziando nel contempo il grave stato di degrado dell’immobile e sollecitando interventi di recupero. Ma tutto era rimasto fermo. Non si dava seguito all’esito della conferenza di servizi, ne’ la Regione provvedeva realmente all’acquisizione del bene al proprio patrimonio. Nel 2005 il nuovo Assessore alla Presidenza aveva formalmente rilasciato il nulla osta della Regione, affinché la Colombaia potesse essere acquisita al patrimonio comunale. Ancora una volta tutto sembravano superati tutti gli ostacoli ed il Sindaco aveva sollecitato ripetutamente l’Autorità Portuale all’attuazione di quanto previsto dalla conferenza di servizi. Ad ottobre 2008, com’è noto, l’Autorità Portuale era stata soppressa con decreto del Presidente della Repubblica. Nominato il commissario liquidatore, il Sindaco gli aveva chiesto l’attuazione dei risultati della conferenza di servizi, ritenendolo un atto ordinario, quindi rientrante nelle competenze dell’Autorità, seppure in liquidazione. Il commissario liquidatore aveva espresso perplessità, investendo della questione il Ministero che aveva sostanzialmente invitato il Commissario a mettere in atto le iniziative per dare seguito all’esito della conferenza di servizi. Il Sindaco aveva chiesto anche l’intervento del Prefetto, per dirimere la questione, nonché dell’Agenzia del Demanio e della Capitaneria di Porto. A settembre scorso si era tenuta una riunione in Prefettura, nel corso del quale erano state stabilite le modalità per la ripresa dell’iter. In pratica, si sarebbe dovuto dare seguito alle previsioni della conferenza di servizi del luglio 2003 (acquisizione della Colombaia al patrimonio comunale attraverso la permuta con altro immobile di proprietà del Comune). Si era determinato un altro problema, a causa del fatto che la Provincia Regionale di Trapani nel 2003, a seguito della conferenza di servizi, aveva avanzato istanza di accesso agli atti e di partecipazione al procedimento, bloccando anch’essa in questo modo l’iter. Dopo la riunione in Prefettura, nel corso della quale anche la Provincia, dopo la Regione, aveva espresso la propria rinuncia, Agenzia del Demanio e Capitaneria, ciascuno per le proprie competenze, avevano ripreso il percorso che avrebbe dovuto portare alla sdemanializzazione della Colombaia. Il Comune aveva riconfermato la propria volontà di acquisire l’immobile a seguito di permuta con altro di sua proprietà. Investita nuovamente della questione, la Regione Siciliana decideva di dichiarare la Colombaia bene di interesse culturale. “Mi auguro – ha detto il Sindaco Fazio – che si sia giunti alle battute finali di una vicenda che pone in tutta la sua evidenza le difficoltà determinate da ritardi, disinteresse, omissioni e che rischiano di fare crollare un immobile che è il simbolo della nostra città”. La Regione Siciliana ha emesso il decreto con cui la Colombaia viene dichiarata bene di interesse culturale: “E’ un primo passo – ha detto Fazio – per l’acquisizione al patrimonio della Regione. Spero che ciò possa contribuire all’avvio di interventi per salvare la Colombaia”.   
Il Fai aveva chiesto di segnalare le “brutture d’Italia” da cancellare, quei luoghi che versano in stato di abbandono e che invece, per il loro valore, dovrebbero essere recuperati e valorizzati. La Colombaia è risultata al primo posto dei luoghi segnalati con oltre 7.000 voti.

Più popolari

ultime notizie