Da venerdì scorso il territorio comunale di Piana degli Albanesi è cosparso di bocconi avvelenati che già in cinque giorni hanno fatto numerose vittime tra i cani e i gatti randagi e padronali. La moria degli animali e lo spargimento a tappeto del veleno nella pubblica via, fenomeno diffuso in tutta la provincia di Palermo, in quest’ultimo caso ha assunto dimensioni allarmanti. Sono stati gli stessi cittadini di Piana a denunciare alla LAV l’incredibile ecatombe di animali ed a tutt’oggi il ritrovamento fin sull’uscio della propria casa di numerose carcasse di animali. Per alcune di queste sarà l’Istituto Zooprofilattico di Palermo, tramite esame autoptico, a stabilire il tipo di veleno usato.
La LAV ha scritto al Sindaco di Piana degli Albanesi per chiedere dei provvedimenti urgenti che mettano in sicurezza gli animali, ma anche gli stessi cittadini, poiché è noto che i casi di avvelenamento di randagi non sono solo un esempio di intolleranza e maltrattamento di animali, perseguibile per legge, ma costituiscono anche un serio problema di sicurezza pubblica. Un tale spargimento di veleno, sia dentro che fuori il centro urbano, impone un intervento immediato come prescritto dall’ Ordinanza Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 18 dicembre 2008 “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.”.
Nell’ Ordinanza, il Sindaco, in caso di episodi di avvelenamento anche solo sospetto, deve dare immediate disposizioni per l’apertura di una indagine, da effettuare in collaborazione con le altre Autorità competenti. Qualora venga accertata la presenza di bocconi o esche contenenti sostanze tossiche o nocive e/o la loro ingestione deve provvede ad attivare tutte le iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata. Entro 48 ore dall’accertamento della violazione deve provvedere ad individuare le modalità di bonifica del terreno e del luogo interessato dall’avvelenamento, prevedendone la segnalazione con apposita cartellonistica nonché a intensificare i controlli da parte delle Autorità preposte.
“Quanto successo a Piana è intollerabile e rende l’idea di come un atto grave come lo spargimento di veleni nella pubblica via sia diventata una pratica quasi quotidiana e purtroppo sottovalutata dalle Istituzioni. – dichiara Marcella Porpora Coordinatrice regionale LAV Sicilia -. Oltre ad aver scritto al Sindaco di Piana degli Albanesi perché attivi gli immediati interventi previsti dall’Ordinanza Ministeriale, abbiamo scritto al Prefetto di Palermo affinché istituisca un Tavolo tecnico al fine di contrastare in maniera efficace ed organizzata il fenomeno dello spargimento di bocconi avvelenati e di mettere in sicurezza animali e persone.”
L’ Ordinanza prevede, infatti, l’istituzione di un Tavolo tecnico di coordinamento presso la Prefettura per la gestione degli interventi da effettuare e per il monitoraggio del fenomeno.Il Tavolo tecnico, coordinato dal Prefetto o da un suo rappresentante, deve essere composto da un rappresentante della Provincia, dai Sindaci delle aree interessate e da rappresentanti dei Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, del Corpo Forestale dello Stato, degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali competenti per territorio, delle Guardie zoofile e delle Forze di Polizia locali.