Già, la domanda oggi più che mai è questa. Perchè morire per Zelensky ?
La crisi italiana sta lentamente ma inesorabilmente strozzando l’economia con il risultato che i poveri aumentano costantemente e le imprese chiudono.
L’inflazione, l’aumento dei costi dell’energia, dei carburanti e in generale anche dei beni di prima necessità stanno facendo scivolare il Paese verso una crisi irreversibile.Il covid, la lontana guerra in cui il governo ci ha catapultato, la speculazione che sta creando l’aumento dei costi dell’energia, dei carburanti, e infine la siccità,stanno generando un pericoloso risentimento popolare verso il governo del paese che appare immobile.
Che sia speculazione lo dimostrebbe il fatto che nel 2008 il petrolio aveva un costo rispettivamente di $ 146.45 il barile e di € 1.380,92 litro/benzina alla pompa – nel 2022 con un costo medio del petrolio di $ 120,80 , il costo alla pompa supera abbondantemente i € 2.10 euro litro (al netto del taglio momentaneo delle accise pari a 0,30 € cent).)
Il governo – detto dei migliori – dal 24 Febbraio sembra avere come compito primario seguire supinamente gli ordini degli Stati Uniti e dei burocrati di Bruxelles nell’applicazione delle cervellotiche sanzioni alla Russia che come risultato stanno destabilizzando l’Europa ed in particolare l’Italia.
La perdita media del potere d’acquisto è del 20% eppure mandiamo armi e soldi all’Ucraina e accogliamo migliaia di extracomunitari che arrivano con quotidiana regolarità sulle nostre coste gentilmente portati dalle ONG di altri paesi.
Le Forze Armate, secondo quanto riferisce il Sottosegretaario alla Difesa, Mulè, stanno svuotando i loro depositi perchè da lì provengono le armi che vengono mandate in Ukraina.
Insomma, il governo dei migliori ci ha portato alla guerra, alla crisi profonda, all’aumento vertiginoso dei cittadini sotto la soglia di povertà, all’immigrazione massiccia dall’Africa, e pensa alle armi e all’Ukraina?
Kiev non è il centro del mondo, è tempo di pensare agli interessi dell’Italia e degli italiani.