Stati Generali dell’Export, in titolo impegnativo che alla fine dei giochi è stata come una rimpatriata da amici e conoscenti e nulla più. In un comunicato stampa del Comune veniva indicato in 350 il numero delle aziende iscritte mentre il sindaco Massimo Grillo nel suo discorso alla platea semivuota, ha affermato che erano presenti (partecipanti) più di 100 (cento) aziende del territorio. E’ sembrato invece che complessivamente saranno state, contando i dipendenti comunali, politici locali, e poco più di una decina di imprenditori, non più di 120 persone, quando, secondo quanto affermato dall’istituzione, doveva essere non meno di cinquecento/seicento persone tra invitati e aziende.
Dalle foto, estrapolate dal video pubblicato dal sito istituzionale durante l’intervento del Ministro Di Maio (per evitare ogni illazione di taluni), si può notare come la partecipazione è risultata complessivamente scarsa.
Inutile soffermarsi sugli interventi alcuni. Le solite chiacchiere senza alcun costrutto con affermazioni che in alcuni casi hanno lasciato perplessi.
Tra gli interventi di certo quello dell’Amministratore Delegato di Trenitalia Luigi Corradi è da riportare. “Il nostro sistema delle ferrovie- ha affermato – è tra i migliori nel mondo e ora con i nostri treni e il nostro know how siamo in Francia, Spagna, Grecia, Gran Bretagna. Portiamo all’estero un pezzo di Italia, anche a bordo del Frecciarossa che presto unirà Milano a Parigi: nelle carrozze ristorante si mangerà italiano”
E’ sfuggito al Dr. Corradi che stava parlando in Sicilia dove, per andare da Marsala, città dove ha rilasciato queste dichiarazioni, a Siracusa, in treno ci si impiega mediante 14 ore e da Marsala a Palermo – 112 km – ben quattro ore con un cambio.
E parlano ancora di ponte come la soluzione di tutti. “Il ponte è ineludibile – ha dichiarato Gaetano Armao, che è anche assessore all’economia della giunta Musumeci – ne abbiamo parlato col ministro Giovannini e da questa scelta non si scappa. E’ una infrastruttura strategica, non solo logistica: fa parte del corridoio scandinavo-mediterraneo che uno degli assi previsti dal piano dei trasporti europeo”.
Vorrebbero sprecare denaro pubblico per creare in futuro , visto che la TAV Napoli / Reggio Calabria è ancora un progetto, un imbuto a Villa San Giovanni.
In definitiva, niente di nuovo otto il sole.
Ma ci sono alcuni aspetti che l’Amministrazione , anche alla luce del flop generale, dovrebbe chiarire.
Innanzi tutto spiegare per quale motivo ha sostenuto il costo di circa undicimila euro per pagare la cena di gala del giorno 25 mentre dall’altra parte l’agenzia che ha curato la manifestazione ha chiesto € 100,00 euro a persona per la cena da corrispondere entro il 19 settembre, pena la cancellazione.
Insomma. Se la cena l’ha offerta il Comune (ovvero i cittadini) perché Studioesse ha chiesto cento euro a persona?
Agli undicimila euro bisogna aggiungere le spese per addobbi e fiori. Complessivamente, almeno ad oggi, risulta una spesa a carico dei cittadini di circa trentamila euro oltre ai costi vivi per straordinari per il personale comunale e l’uso del Teatro Impero. Una spesa complessiva che si può ipotizzare di circa 50mila euro complessivamente.
Per un flop, niente male.