Sembra proprio che la casta siciliana si sia convinta che i cittadini pendano dalle loro parole e che prendano per buono tutto quello che dice … o non dice.
L’assessore Bufardeci interviene sul caso Lampedusa scoppiato dopo l’incredibile decisione del Ministro Maroni di lasciare sull’Isola tutti i clandestini fino al momneto del loro “improbabile” rimpatrio, ed dichiara che “tutte la ragioni sono comprensibili e la regione è pronta a mediare”, con chi e per cosa è difficile capire se poi continua “”Sono comprensibili le ragioni del sindaco di Lampedusa e dei suoi concittadini – sottolinea Bufardeci – che rischiano di vedere compromessa ogni ipotesi di sviluppo per la loro terra. Sono comprensibili le ragioni del Viminale, che vuole amministrare l’emergenza con serietà e rigore. E sono comprensibili, disperatamente comprensibili, le ragioni degli immigrati che vedono la Sicilia, e Lampedusa in particolare, come il portone d’ingresso per una vita migliore“.
Non gli è passato neanche lontamente dalla testa che gli unici ad avere ragione sono i cittadini di Lampedusa.
“L’emergenza di Lampedusa potrà essere risolta soltanto se tutte le parti in causa si mostreranno disponibili al dialogo, affinché vengano comprese sia le ragioni degli uni e degli altri. In questo, la Regione siciliana può svolgere un ruolo proficuo nel segno della mediazione“.
La Regione media, non decide. La Regione chiede in definitiva agli altri di trovare una soluzione quando è dovere istituzionale del governo regionale intervenire per tutelare la Sicilia ed i siciliani presso il governo nazionale.
Forse sarebbe stato meglio che il “consulente” politico del vice presidente, che pensiamo lo abbia, gli avesse suggerito di stare almeno … zitto.