Non solo Hamas che continua i suoi attacchi con lanci di palloni incendiari e con attacchi a civili e militari in barba agli accordi raggiunti dopo gli attacchi di maggio.
Israele deve fare i conti anche con Hezbollah che ha deciso di aumentare la tensione con Gerusalemme con attacchi , tentativi di intrusione nel territorio israeliano e lancio di razzi e missili sempre più ravvicinati nel tempo.
E’ notizia di oggi che dal sud del Libano, area che dovrebbe essere sotto il controllo di UNIFIL e che in rispetto della risoluzione 1701 doveva essere smilitarizzata e restituita al controllo politico, militare e amministrativo al legittimo (?) governo libanese, che Hezbollah ha intensificato i suoi attacchi contro Israele.
Tre razzi sono stati lanciati dal sud Libano. Due sono caduti nell’area tra Kiryat Shmona, Kfar Giladi e Tel Hai, il terzo invece è ricaduto entro il confine libanese.
Nessun danno a strutture e civili. L’IDF in risposta, ha colpito strutture dei terroristi con colpi di artiglieria.
Hezbollah sta giocando una partita pericolosa forte del fatto di avere lo “scudo di UNIFIL” e il controllo incontrastato politico e militare nel sud del Libano e non solo.
UNIFIL da parte sua gioca un ruolo di subordinazione a Hezbollah e la sua decantata azione per il rispetto della risoluzione 1701 appare in tutta la sua drammaticità una pubblicità ingannevole per giustificare una presenza inutile e dannosa per la pace nell’area.
I terroristi, forte di oltre 35 mila uomini e in possesso di un arsenale militare di tutto rispetto e depositi di munizioni e postazioni missili in tutto il sud Libano e nel centro di Beirut, sono divenuti in questi ultimi 15 anni di presenza UNIFIL in Libano, un soggetto destabilizzante per tutta l’Asia Minore.
E’ provato e documentato che Hezbollah dispone di piattaforme permanenti in cemento visibili e senza “mascheramento” di missili e razzi completi di postazioni radar realizzate sotto gli occhi di UNIFIL oltre ovviamente a tre fabbriche di aggiornamento e stoccaggio dei missili iraniani nell’area di Laylaki, a Chouaifet e Janah nel pieno centro di Beirut. Inoltre dispone di armamento pesante, mezzi semoventi e droni.
Le colpe dell’ONU e dell’UNIFIL sono evidenti i e andrebbero condannati da tutte le nazioni che partecipano alla missione. Tutti sanno dell’inutilità di UNIFIL e del fatto che la sua presenza aumenta di giorno in giorno la possibilità di un conflitto. Ma nessuno richiama in patria i propri soldati.
E nell’evidente pavidità della società delle nazioni, Hezbollah ringrazia per l’ingente contributo economico che UNIFIL dà, con la sua inutile presenza, alla sua organizzazione che usa la forza internazionale, come scudo sotto il quale agire per il terrore.
I caschi blu, oltre che funzionali ai terroristi, sono drammaticamente un elemento di ornamento, come la LAF, nel sud Libano. L’ONU , e tutta la comunità internazionale che supporta la presenza di UNIFIL a sud del Litani, si stanno rendendo consapevolmente complici dei terroristi.
Il Segretario Generale, Antonio Guterres nel 2019 su canale j24 ha ammesso il totale fallimento della missione ma continua a parlare di rispetto della risoluzione 1701. Ondivago e non credibile. E più passa il tempo più i danni futuri saranno gravi.
La domanda non è più se ci sarà guerra tra Hezbollah e Israele, ma quando inizieranno le ostilità.
Ms