Continua in Nigeria, e non solo in Nigeria, la sistematica eliminazione fisica e culturale della comunità cristiana.
Nel 2020 sono stati uccisi oltre 3.500 cristiani e nei primi sei mesi del 2021 sono state date alle fiamme circa 300 chiese e uccisi una decina di sacerdoti.
Malgrado gli appelli fatti dalla comunità cristiana e dal Vescovo Matthew Kukah che si è rivolto anche alla Commissione affari esteri del Congresso degli Stati Uniti, nessun concreto intervento internazionale è stato deciso per far cessare il massacro.
Matthew racconta che “Oltre all’eliminazione fisica dei missionari cristiani, altre strategie adottate nella persecuzione dei cristiani sono la distruzione di chiese, scuole, conventi e strutture sanitarie in tutto il paese. In alcune diocesi, i sacerdoti hanno dovuto lasciare le parrocchie dopo che erano state distrutte e le comunità saccheggiate. Ragazze cristiane sono state trasformate in schiave sessuali, costringendole a matrimoni e conversioni forzate all’islam“.
L’Occidente appare sempre più soggiogato dallo strapotere dell’Islam appare e sta subendo una invasione organizzata scientificamente per destabilizzarlo e portarlo verso una sottocultura islamica.
Ha abbandonato al suo destino tutte le comunità cristiane e attende inerme che si compia il fato.
L’Islam non ripeterà l’errore dell’ImperoTurco. Ha deciso di sostituire la cultura occidentale con quella islamica attraverso l’immigrazione clandestina di massa.
E’ un piano studiato scientificamente che sta ottenendo risultati concreti. Molte aree della Francia sono completamente islamizzate, il Belgio non sta meglio e si parla di legalizzare la sharīʿa (legge islamica) e i paesi del nord Europa stanno pagando molto caro la loro politica dell’ospitalità spinta.
L’Italia dei progressisti che rincorrono i petrodollari, non è certo messa meglio. E mentre in Nigeria il massacro continua, l’invasione non viene arrestata.
Silenzio della politica europea, di Roma e del Vaticano.
Ms