Una domanda che è sorta spontanea dopo un fatto che ha fatto emergere come
il personale della riserva, ovvero, come si dice istituzionalmente, non più in servizio permanente effettivo, non sia più considerato dalla forza armata tanto da impedirne l’accesso presso il Comando Militare a meno che non sia espressamente autorizzato dal Capo di Stato Maggiore del CME Sicilia attraverso una non meglio specificata procedura. Disposizione del Comandante del CME.
Per questioni di sicurezza sanitaria si dice. Però non convince. Come non convince il fatto che la difficoltà di comunicare anche telefonicamente con il CME è attribuita al “homeworking” che vedrebbe , oltre il 50% del personale in questa posizione. Chi ha provato a contattare il centralino del comando si è visto rispondere il comandante della guardia del Corpo di Guardia. Non ci sarebbe più un centralino a Palermo e per chi non ha la fortuna di conoscere il numero di telefono dell’ufficio, si alza un muro invalicabile.
Il covid sembra essere diventato un alibi e tutto ciò appare come la solita burocrazia farraginosa che sembra aver attanagliato anche le FF.AA..
Così si paralizzano le istituzioni, Forze Armate , comprese, almeno il CME Sicilia. Le Forze Armate in homeworking … e la guerra oggi si combatte da casa.
Ritornando al tema, pensiamo che il CME Sicilia discrimini il personale in congedo perché appare una impresa” impossibile” riuscire ad avere risposta per le esigenze più semplici come il rinnovo rilascio della tessera di riconoscimento. Il CME Sicilia non risponde neanche alla PEC istituzionali. A meno che non sia una normalità non dare risposta alle istanze, si può ipotizzare che il personale addetto all’Ufficio Protocollo sia in homeworking (!).
Come ciligiena sulla torta e quasi a conferma dei problemi per i pensionati, abbiamo appreso che dal 2020 e fino ad oggi nessun militare nella riserva è riuscito ad ottenere dal CME Sicilia, la nuova tessera CMD.
Che dire?
Ultimo aggiornamento 11/06/2021 h 14,01