UNIFIL. Alla fine, "da soldati ad operatori ecologici"

Unifil non smette di stupire. Dispiegata nel 2006 come forza di interposizione e con il principale compito di assistere il governo libanese al “disarmo” di tutte le milizie armate presenti nel sud del Libano, UNIFIL ha smarrito sin dall’inizio i suoi principali doveri fallendo il suo compito. E’ riuscita in una operazione unica nel suo genere nel mondo militare. Trasformarsi da forza di interposizione a esercito della salvezza, ad operatore sociale e di sviluppo eocnomico, a … operatore ecologico.
Fallimento è bene ricordare, ammesso in modo plateale dallo stesso Segretario Generale nel corso di una sua visita nel 2019 nel paese dei cedri.
Nel tempo, i caschi blu sono diventati ente assistenziale e funzionale agli interessi economici dei gruppi terroristici di Hezbollah che sono diventati, sotto l’ombrello proprio di UNIFIL, una forza militare di tutto rispetto nell’area. Le “truppe” di Hassan Hasrallah dispongo di oltre 100 mila missili di cui oltre 14 mila missili Zelzal 2 e 3. E sotto gli occhi dei caschi blu gli iraniani hanno provveduto ad aggiornare i Zelzal 2 e recentemente hanno dispiegato anche i Fateh 110 nel sud del Libano,  come ammesso attraverso i media locali, incredibilmente e per la prima volta, dagli iraniani.
In questo quadro complessivo di fallimento, UNIFIL è apparso, proprio per le attività “sociale” che mette in atto, più come un esercito della salvezza che vera forza di interposizione con compiti di disarmo.
Ma dalle notizie che arrivano dal sud del paese, sembra proprio che ci sia stato una ulteriore evoluzione. UNIFIL opera anche per la “pulizia dell’ambiente”.  Insomma, da militari ad “operatori ecologici”. https://www.facebook.com/watch/?v=405788794138190
Il tutto, a spese dei contribuenti italiani e di altri paesi che ancora oggi permettono che oltre 12 mila militari rimangano ostaggi e funzionali ai terroristi di Hezbollah. 
Una vergogna planetaria. 
Ms