La seconda, attesa e tanto desiderata seconda ondata del virus cinese, ha certificato il fallimento politico di “Giuseppi”. L’uomo che fino a qualche mese, fa godeva, senza merito e solo per effetto della paura che è stata inculcata nelle menti dei cittadini, della fiducia di chi pensava che il presidente del consiglio stesse affrontando con discreta intelligenza tutti i problemi che provoca la pandemia, si ha dimostrato, con la richiesta di aiuto ad un influencer, la sua pochezza politica e governativa.
Dalla fine della chiusura totale imposta con atti amministrativi incostituzionali che ha imposto il blocco ella circolazione ai cittadini, Conte e il governo si sono cullati dell’effimero risultato ottenuto nei mesi di chiusura senza pensare di attuare provvedimenti preventivi per combattere la diffusione del virus e sopratutto sostenere l’economia del paese che ormai è allo stremo.
I contagi che vengono comunicati, senza che ci sia un minimo di chiarezza nei dati e della modalità di diffusione del virus, sono per il 95/% asintomatici , quindi “sani”, stanno facendo saltare tutte le certezze del governo che si muove oggi in maniera caotica emanando provvedimenti contradditori ed inutili.
Facile chiudere tutto e vantare meriti. Oggi drammaticamente si mette a nudo il “Re” e la sua corte di politicanti incapaci, che saldamente incollati alla poltrona, stanno portando il paese al disastro totale.
In questo quadro generale di crisi più economia e sociale che sanitaria, si inserisce la dichiarazione, non smentita dal Palazzo Chigi, di un rapper italiano compagno di una influencer, figura nata con l’avvento della dipendenza da web e che sfrutta, per guadagni facili, persone inebetite e prive di capacità intellettuale e di discernimento, secondo cui il Presidente del Consiglio gli avrebbe chiesto aiuto, vuol dire che siamo alla frutta e che l’Italia è diventata veramente e senza appello, il “paese delle banane” .
Conte che si affida ad un rapper e ad una influencer, ha ammesso senza tema di smentite, la sua totale incapacità di gestire il paese, l’economia e la sicurezza sanitaria. E con lui si certifica il fallimento di un governo che fin qui ha solo dimostrato essere farlocco, politicamente inconcludente e pericoloso.
Sotto il silenzio del “custode” della Costituzione, sono saltati tutti i èrincipi e diritti costituzionali dei cittadini e a passi da gigante il paese si sta avvicenando drammaticamente ad una dittatura mediatica pericolosa.
Ormai, non c’è più certezza non solo del diritto, ma, cosa gravissima, delle garanzie costituzionali.