“Pietà per la nazione i cui uomini sono pecore
e i cui pastori sono guide cattive.” – (cit Lawrence Ferlinghetti
Il coronavirus certo è un problema e ogni cittadino, come del resto ha fatto durante il periodo di “blocco totale” e di “arresti domiciliari” collettivi, deve comportarsi di conseguenza.
I contagi, malgrado i numeri, sono assolutamente sotto controllo e per l’impennata si deve ringraziare il governo che ha aperto i porti malgrado siano in vigore i due decreti sicurezza.
Clandestini positivi che fuggono dai centri è notizia nota e l’esecutivo ancora oggi non agisce di conseguenza bloccando i porti e schierando le navi militari per evitare questo traffico incentivato dal ritorno delle ONG nelle acque del Mediterraneo.
Di contro, l’incredibile decisione del Ministero della Difesa, di schierare in assetto di guerra, i militari lungo le spiagge italiane.
L’esercito dichiara guerra agli italiani e arretra dietro ai clandestini che ormai la fanno da padroni, in mare e in terra.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, quando dicono di tutelare i propri uomini si rendono conto degli ordini che sono stati ai militari ?
Al di là della presenza di militari armati a “controllare” gli italiani lasciando scorazzare per l’Italia clandestini per giunta positivi al COVID, quale sentimento di rispetto e tutela per gli uomini e le donne in divisa, hanno i vertici militari che mandano i militari, bardati di tutto punto e armati, lungo le spiagge italiane?
Il Ministro della Difesa può disporre, ma un buon comandante deve rifiutare di eseguire ordini illogici e pericolosi per la salute del personale.
Stiamo facendo ridere il mondo, ci auto invadiamo e nel contempo dichiariamo guerra agli italiani.
Il governo gode, ma se le pecore sapranno diventare “leoni”, il suo destino è segnato.