Il Sindaco di Marsala con una ordinanza emanata nel pomeriggio di oggi, ha disposto che “Nel Comune di Marsala è obbligatorio l’uso della mascherina”, sia nei locali che nei luoghi aperti al pubblico, nei trasporti pubblici, nonché nei trasporti privati qualora si portano con sé persone non conviventi” .
Una ordinanza che da una attenta lettura fa emergere la solitudine del Sindaco , la sua illegittimità ed inapplicabilità ed emanata in palese violazione delle norme nazionali di cui al D.L 19/2020. .
“ i sindaci non possono adottare, pena l’inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti diretti a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali, né eccedendo i limiti di cui al comma 1.” (comma 2 art 3 DL 19/2020)
Per meglio capire l’abbaglio del sindaco Di Girolamo, si riporta il comma 1 dell’art 3 “Misure urgenti di carattere regionale o infraregionale 1. Nelle more dell’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 2, comma 1, e con efficacia limitata fino a tale momento, le regioni, in relazione a specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio o in una parte di esso, possono introdurre misure ulteriormente restrittive, tra quelle di cui all’articolo 1, comma 2, esclusivamente nell’ambito delle attivita’ di loro competenza e senza incisione delle attivita’ produttive e di quelle di rilevanza strategica per l’economia nazionale.”
Appare chiaro che eventuali misure ristrettive possono essere emanate dalle regioni e non dai sindaci e comunque, solo per sopravvenuto aggravamento della situazione. Non è certo il caso di Marsala dove si è a “quota ZERO” positivi e non si registrano casi da oltre 15 giorni.
L’ordinanza è comunque inapplicabile e la prescrizione dell’obbligo di indossare la mascherina all’interno di un’auto privata è illegittima. Il sindaco non può stabilire come comportarsi al suo interno se non si violano le norme di legge.
Al di là della violazione della norma nazionale, della sua illegittimità e inapplicabilità, si tratta di una ordinanza senza alcuna logica contingente e quindi il Sindaco farebbe bene a ritirarla in autotutela.
C’è comunque un aspetto di questo atto che lascia molto perplessi e dimostrerebbe la solitudine del sindaco che sembra aver agito non di concerto con i dirigenti responsabili che, presumibilmente, non ne hanno condiviso in contenuti.
Ciò si evince da tre aspetti aspetti importanti. Manca l’indicazione del responsabile del procedimento , la firma del dirigente/funzionario e l’indicazione dell’autorità/settore che dovrebbe farla rispettare. Se anche la politica sembra aver preso le distanze, queste anomalie la dicono lunga sul clima che si respira al Palazzo.
Michele Santoro