Il 31 Gennaio il suo governo ha emanato un decreto legge con cui si dichiarava lo stato di emergenza nazionale a causa dell’epidemia del coronavirus.
Successivamente sono stati emanati altri provvedimenti restrittivi a carattere locale e ieri, a carattere regionale e nazionale.
Siamo passati, come ricordato dal “Sole 24Ore” del 29 Febbraio, dalla tranquillità ed assicurazioni governative «Eravamo già molto vigili e molto attenti nel monitorare l’evoluzione di questa situazione critica, non ci siamo fatti trovare impreparati. Abbiamo chiuso il traffico aereo da e per la Cina. A quanto ci risulta, siamo il primo paese dell’Unione Europea che adotta una misura cautelativa di questo genere (…)». E concluse, ricorda il Sole24Ore, con l’inevitabile mantra: «È tutto sotto controllo» all’attuale situazione di oltre cinquemila positivi al virus.
Orbene, al di là dell’ingiustificato attacco all’Ospedale di Lodi circa le responsabilità dell’epidemia che sarebbe esplosa propria a causa della “supposta” mancata attuazione dei protocolli da parte dei sanitari, fatto smentito clamorosamente, le sue giustificazioni di ieri circa le “veline” che hanno fatto filtrare i provvedimenti in discussione nel governo circa le nuove, giuste ancorché tardive, misure per evitare una incontrollabile epidemia nazionale, appaiono ancora una volta non credibili.
In caso di emergenza nazionale dichiarata, è il governo a prendere le decisioni e non sembra che sia previste “consultazioni” con presidenti di regione o sindaci.
La responsabilità delle decisioni così come da lei stesso più volte ricordato, è politica e del governo, quindi, la responsabilità del panico provocato dalla fuga di notizie non può che ricadere sul presidente del consiglio e del governo nella sua totalità.
Solo dal governo o dai ministeri può essere fatta filtrare la notizia, peraltro così ben articolata, e questo è dimostrato dal fatto che ai giornalisti televisivi la bozza è arrivata via “sms” …(!). Si è visto chiaramente su Rete 4 di Mediaset, durante la trasmissione “Stasera Italia” , la giornalista leggere dal telefono e anticipare agli ospiti ed ai telespettatori, il testo del decreto.
Ad emergenza terminata, sarebbe auspicabile che ella chiarisse, chi a livello governativo ha fatto filtrare le ipotesi che poi sono state confermate nel decreto da lei firmato.
Ma non penso che ciò accadrà.