lunedì, Novembre 25, 2024
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Stretto di Hormuz. L’Iran diventa stato “pirata”, l’occidente, timoroso, subisce

A volte ci si chiede perché l’occidente di fronte all’Islam e ai suoi attacchi si mostra vile.
La risposta per taluni intellettuali sinistroidi è: l’occidente è democratico, accogliente e tollerante.
Peccato che dall’altra parte ci siano stati, quali l’Iran degli Ayatollah, intolleranti e teocratici che hanno portato indietro di almeno 50 anni i loro paesi.  
E’ notizia di questi giorni dei ripetuti “sequestri” di navi occidentali nello stretto di Hormuz da parte dei Pasdaran,  quel corpo militare istituito dagli Aytollah definito pomposamente “Corpo delle Guardie della rivoluzione” che dopo aver abbattuto un drone americano hanno prima una nave giapponese e ora hanno in mano una nave inglese, ora oltre a irridere i britannici, lanciano al mondo la loro minaccia.
La risposta dell’occidente non si è fatta attendere.
Proteste, riunioni per la sicurezza, incontri internazionali e “pressioni” verso il governo di Teheran con il risultato di sentirsi rispondere non solo picche, ma addirittura ha fatto filtrare, come riportano The Sun, Telegraph e Forbes, notizie circa l’inizio di una guerra di non convenzionale con l’utilizzo di cellule terroristiche dormienti.
A tutto ciò, Londra risponde proponendo di organizzare una forza multinazionale europea per scortare le navi mercantili che transitano nello stretto quando, un mese fa, proprio l’Unione Europea ha rigettato lo stesso piano d’azione.
Insomma, Teheran sta facendo emergere chiaramente come la UE sia, nella sua superbia e convinzione essere un club di stati democratici, accoglienti e tolleranti,  assolutamente irrilevante e irrilevante e indeciso, e fugge davanti al nemico e fugge dalle proprie responsabilità.
i Pasdaran agiscono, gli Aytollah minacciano e l’Europa, Italia compresa, subiscono e chiacchierano timorosi.
Michele Santoro
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