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Adrano Capitale dell'Autonomia Siciliana per il 2009

Quest’anno, il 15, 16 e 17 maggio prossimi, L’Altra Sicilia e il Comune di Adrano organizzano la Festa dell’Autonomia, che si svolgerà nei comuni di Adrano e Biancavilla per celebrare il 63° anniversario della conquista dell’Autogoverno da parte del Popolo Siciliano.
L’avvenimento avverrà sotto il patrocinio e con il contributo dello “Stato regionale di Sicilia”, assicuratoci dal Presidente Raffaele Lombardo, al quale va intanto il nostro riconoscimento per la grande sensibilità dimostrata di fronte a una ricorrenza così importante per le istituzioni di una comunità politica che dovrebbe essere sovrana e che soltanto in questi anni, anche grazie alla nostra campagna di sensibilizzazione, sta riscoprendo le proprie potenzialità.
Un ringraziamento sentito e particolare va anche al Sindaco Giuseppe Ferrante ed all’assessore competente Salvatore Rapisarda che hanno fatto quest’anno della loro città, l’antica Adernò, l’antico insediamento dei Siculi, una roccaforte della sicilianità che sta risorgendo in tutti noi.
Noi abbiamo cominciato a rivendicare l’importanza della Festa dell’Autonomia già dal 2005 e il tempo ci ha visto perseverare dando sempre maggior lustro a quella che dovrebbe essere non solo una ricorrenza ma anche una vera solennità civile, una vera “festa dei siciliani” ,tutti, senza assurde distinzioni politiche che in questa occasione dovrebbero essere messe da parte: in primo luogo siamo cittadini siciliani e apparteniamo ad un popolo di antichissima civiltà che non ci sta a sparire come qualcuno avrebbe forse voluto ma che rinnova ogni anno il proprio orgoglio.
Nel corso dei tre giorni ci saranno occasioni di intrattenimento, esposizioni e dibattiti aperti a tutti, perché vogliamo che la Festa dell’Autonomia sia una festa popolare che chiuda per sempre con le algide celebrazioni nel chiuso di teatri. Finora il Popolo Siciliano è stato sequestrato dalle proprie istituzioni e dalla propria stessa patria: è ora di liberarlo, moralmente, economicamente e politicamente, per lasciare ai nostri figli una Sicilia diversa e di nuovo di tutti noi.
La Festa cade anche in un momento istituzionalmente assai delicato. Si parla finalmente di applicazione dello Statuto e di come ciò potrà convertire una massa di sudditi in una vera cittadinanza.
In questo e per questo la partecipazione dello stesso Governo della Sicilia sovrana e semi-indipendente darà una rilevanza e un lustro che mai la Festa era riuscita ad avere sinora, forse per qualche gelosia e litigiosità di precedenti governi, ma che ora vogliamo metterci dietro le spalle perché è il tempo di costruire la Sicilia che verrà.

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