Surreale quanto sta succedendo intorno al caso dell’omicidio Khashoggi. Mentre a Riad ha inizio il processo , con la richiesta della procura di 5 condanne alla pena capitale, a carico di 11 persone tra cui il Generale Ahmed al-Assiri, accusate di aver ucciso e successivamente smembrato il corpo del giornalista dissidente Khashoggi, i media del paese arabo riportano la notizia che il governo saudita avrebbe, senza ricevere risposta, inviato alla Turchia , due distinte richieste di trasmettere le prove dell’omicidio .
Tutto ciò appare un nonsense apparente in un mondo che si è da tempo trasformato in un palcoscenico. L’Osservatorio Sicilia/Mondo e Dintorni è in possesso delle foto dei resti del giornalista Khashoggi da almeno due mesi e quindi appare incredibile che le autorità saudite chiedano ancora oggi alla Turchia le prove di un delitto avvenuto, questo sembra non messo in discussione neanche da Riad, nei locali del consolato saudita.
E’ chiaro che se ne siamo in possesso, questo significa che queste foto sono in possesso di chi le deve avere e in un modo o nell’altro, sono state fatte arrivare in mani “sbagliate” fino ad arrivare a noi. Ciò fa supporre che gli addetti ai lavori sauditi e l’intelligence nazionale turca (MIT) e altre agenzie abbiano l’intero file che proverebbe non solo l’omicidio ma anche le fasi successive.
Tutto ciò troverebbe conferma indiretta dalla notizia riportata da diversi media che Khashoggi sia stato sottoposto ad un interrogatorio che si riporta essere stato diretto addirittura via Skype da Riad.
Il relativo file audio, ottenuto dai turchi, secondo un lancio Ansa del 12 Novembre scorso, consegnato dal presidente Erdogan a USA ed Europa.
Non ci sarebbero dubbi sulla loro autenticità e quindi, alla fine, ci siamo decisi alla loro pubblicazione, operando una dovuto distorsione delle considerata la loro crudezza.
Impressiona molto è il modo chirurgico con cui è stato operato il distacco del viso dal cranio. Proprio questa che mostra lo scempio del viso, appare chiarificatrice del mistero perché sono riconoscibili i lineamenti del volto e il particolare del neo sulla guancia destra riferibili a Khashoggi .
Il processo agli undici imputati è iniziato e già alla prima udienza non è stata fissata la data per quella successiva. Questo fa pensare che sembra destinato avviarsi verso un binario morto. Le cinque condanne alla pena capitale sembrerebbero far parte dello spettacolo ad uso dell’occidente.
L’unica cosa certa è che Khashoggi è stato ucciso. Tutto quanto sta accadendo a livello internazionale e a Riad appare un teatrino con attori che recitano parti che vengono scritte e riscritte giornalmente.
Sono in gioco delicati equilibri di geopolitica e immensi interessi economici e militari. Nessuno sembra volersi spingere oltre un punto di non ritorno, con gli Usa in testa e l’Europa timida e sonnecchiante.
Michele Santoro