Alla fine i francesi si sono accorti che l’enfant prodige, il grande innovatore che avrebbe dovuto ripotare la Francia alla sua “grandeur” , la sta invece distruggendo attraverso una capillare azione di aumento di tasse e costi dei servizi pubblici.
Stessa cura del grande salvatore italiano che risponde al nome di Mario Monti, senatore a vita per “grazia napolateno” e che non si è fatto scrupolo di dichiarare alla CNN che “”we are actually destroying domestic demand through fiscal consolidation” (noi stiamo attualmente distruggendo la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale) – https://www.youtube.com/watch?v=A02A4Kk48nQ .
Ma a differenza degli italiani che hanno subito un vero e proprio lavaggio del cervello da parte di media e politici privi di qualsiasi conoscenza economica ed inebriati dalla verve del salvatore portato a palazzo Chigi dal grande presidente Napoletano , i francesi che non sono stati indottrinati da media e da politici e giornalisti improvvisatisi per l’occasione economisti, hanno reagito nel modo che tutti possono vedere attraverso le televisioni internazionali.
Monti e Napolitano. Il primo tanto tempo fa diceva che era una follia svalutare la lira per poi, quando la lira è stata svalutata, affermare che la svalutazione ha fatto bene all’Italia. Il Secondo riteneva impensabile un ingresso dell’italia nello SME per poi dire che l’uscita dall’euro era “velleitario e pericolo” .
I media, specie quelli italiani si stanno affannando a far passare l’aumento del prezzo della benzina è il “casus belli” che ha fatto scoppiare la rivolta dei “camiciotti gialli”.
Niente di più falso. I problemi nascono dalle decisioni di Macron di liberalizzare il servizio di controllo del traffico. In Francia grazie a Macron ora aziende private svolgono attività tipiche della Polizia Municipale, che forniscono al proprio personale, pagato circa 1.600 euro al mese, auto fornite di radar per circolare per un turno di 8 ore su itinerari precisi mantenendo il limite di velocità imposto e rilevare automaticamente tutte le infrazioni al limite del traffico. Risultato? Il 130% di contravvenzioni. Un salasso che si aggiunge all’aumento delle tasse per il passaggio di proprietà che aumentato del 13% e il costo per la revisione che è schizzato ad oltre il 100%. Oltre a ciò, sono aumentati i prezzi delle assicurazioni, dei servizi pubblici, dell’energia elettrica, e sono aumentate tasse indirette su prodotti e servizi e sono stati ridotti drasticamente se non cancellati incentivi per l’energia alternativa (solare), adeguamento termico delle abitazioni e sono aumentate le tasse sulle pensioni ed abolito il contributo di solidarietà per i più ricchi.
Infine il carburante.
Il costo del gasolio per autotrazione è aumentato del 27% ed è previsto un aumento periodico almeno fine al 2021 ma gli introiti andranno per oltre l’80% ai petrolieri. Dall’inizio del 2019 è prevista l’introduzione dell’eco tasse per tutti gli automezzi pesanti con il risultato che l’aumento dei costi comporterà un inevitabile aumento del costo delle merci.
Macron, in ultima analisi, sta “distruggendo la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale”, né più, né meno, come ha fatto Mario Monti, salvatore dell’Italia che ha distrutto non solo l’economia italiana, ma anche il tessuto sociale del paese a favore dell’Europa.