Sembra l’inizio di una guerra di nervi fatta da Hezbollah per interposta persona utilizzando le forze armate libanesi, o dall’intelligence del paese dei cedri che a sud del Litani sono presenti solo per dare un parvenza di controllo del governo libanese in un’area controllata militarmente ed amministrata da Hezbollah che può vantare di armamenti, finanziamenti e addestramento da parte della grande ombra iraniana. Puramente e decorativa la presenza di UNIFIL che ha fallito il principale compito , smilitarizzare l’area e garantire la sovranità politica, amministrativa e militare da parte del legittimo governo libanese, in applicazione della risoluzione 1701.
Secondo il sito Naharnet l’esercito libanese ha accusato l’IDF di aver ferito con granate fumogene due militari lungo il confine nei pressi di Rmaich, villaggio libanese che si trova a circa 2 chilometri dalla linea di demarcazione “blue line” .
Naharnet che ha citato un comunicato dell’esercito, riferisce che una pattuglia libanese composta da elementi del l’intelligence, è stata attaccata da militari dell’IDF mentre stava controllando un’area lungo il confine.
Secondo la nota, l’IDF avrebbe lanciato sei granate fumogene provocando lesioni da soffocamento ai due agenti e l’incendio di una vasta area che sarebbe stato spento da elementi dell’unità di collegamento dell’UNIFIL e della protezione civile.
Da parte dell’IDF si conferma l’incidente accaduto martedì 14 Agosto. I militari israeliani hanno lanciato granate fumogene verso “elementi sospetti” che si avvicinavano alla linea di confine per tenerli lontani dal territorio israeliano.
L’incidente apparentemente di secondo livello è comunque un motivo preoccupazione per il Gen. Dal Col che ha appena assunto il comando dei 10 mila uomini dell’UNIFIL.
E che sia calda la situazione ne è dimostrazione il discorso di Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah, che ha tenuto a Beiruth e ripreso dalla televisione.
Nasrallah ha detto che il gruppo si trova “in una posizione più forte che mai dalla sua creazione e che Hezbollah è più forte dell’esercito israeliano.
Riferendosi ad una affermazioni di un alto ufficiale israeliano che avrebbe sostenuto che Hezbollah è il secondo più potente esercito nella regione, Nasrallah ha detto minacciosamente che il gruppo da lui guidato è più potente di IDF e che Hezbollah è pronta al sacrificio dei suoi uomini molto di più di quanto non lo sia Israele.
Un messaggio per due destinatari. Per Beiruth per chiarire chi comanda in Libano e per Israele per dire che Hezbollah è pronta alla guerra.
Se il messaggio a Beiruth appare come una conferma che il gruppo terroristico è il padrone vero del Libano all’ombra del suo potente finanziatore iranaiano, il messaggio verso Israele dovrebbe appare più propaganda che altro.
Nasrallah sa bene che una nuova guerra potrebbe definitivamente mettere fine al dominio di Hezbollah in Libano e in particolare a sud del Fiume Litani. E’ impensabile che Gerusalemme possa lasciare, nella deprecata eventualità di un attacco, il lavoro a metà.