Leggendo i dati del portale Turismo Trapani edito dall’Assessorato al turismo dell’ex (?) provincia di Trapani che riporta l’elenco delle strutture alberghiere regolarmente registrate ed autorizzate, si apprende che le strutture ricettive turistiche a Marsala “dovrebbero” essere 78 tra le quali, 42 B&B, 4 affittacamere e 4 appartamenti vacanze.
Scorrendo poi i vari siti turistici, nonché i siti delle agenzie immobiliari si scopre che le strutture turistiche “operanti” sul territorio arrivano ad un numero che supera le 700 unità.
Quindi, tutto ciò che è in esercizio oltre i 78 regolarmente autorizzati e registrati, fiscalmente rilevabili, che offrono ospitalità turistica che non sarebbero in regola e quindi abusive.
Tra queste, alcune delle oltre 600 case da tempo acquisite al patrimonio indisponibile del Comune che l’Amministrazione Carini con una decisione che fece discutere e basta, lasciò in custodia agli abusivi. Case che devono essere abbattute che rimangono una vergogna solo per l’indolenza dell’amministrazione comunale, che non ha ancora avviato un vero e proprio piano di demolizione. Non ci sono soldi è la scusa che viene sempre ripetuta.
Scusa però non regge alla luce delle decisioni governative nazionali che ha disposto un fondo di 50 milioni di euro per le demolizioni di case abusive.
Il Comune di Marsala non sembra si sia mai attivato per presentare un piano alla Cassa Depositi e Presiti così come ha fatto il Comune di Alcamo, amministrazione a 5Stelle, che ha ottenuto tre milioni di euro.
Quindi Marsala dorme, e rimane a guardare come il territorio viene violato e l’abusivismo edilizio diventi volano per un turismo abusivo incontrollato a danno di chi opera regolarmente pagando tasse e tributi.
Eppure, per l’Amministrazione, ovvero per la Polizia Municipale sarebbe facile scoprire gli abusivi. Basta disporre un controllo sul web delle offerte e confrontarle con l’elenco delle strutture autorizzate.
E oplà, il gioco è (sarebbe) fatto.
Perchè mai non si fa ? Forse il Sindaco Di Girolamo e il Presidente del Consiglio Comunale Sturiano, potrebbero dirci qualcosa, anche se il sospetto che il pensiero che 600 case abusive e oltre 600 esercizi da controllare, sono alla fine dei conti, cioè le elezioni, un gruzzolo di voti a cui nessuno vuole rinunciare, è forte.
Michele Santoro