Valeria Grasso: furto inquietante nella casa della testimone di giustizia

“Qualche uomo piccolo piccolo senza alcuna dignità è entrato abusivamente dentro casa di mia sorella Valeria”, scrive su Facebook Vincenzo – fratello di Valeria Grasso, imprenditrice e testimone di giustizia palermitana – aggiungendo che “ potevano rubare televisione , radio, gioielli e quant’altro ma hanno rubato soltanto una targa che aveva ricevuto Valeria dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando come premio per l’imprenditoria femminile onesta e siciliana”.
Nella serata di ieri un uomo si sarebbe introdotto nell’abitazione dell’imprenditrice di Partanna Mondello, proprietaria della palestra FreeLife di viale dell’Olimpo, sottraendo una targa al merito ed una foto che ritrae i figli della donna.
Dai primi rilievi della scientifica il furto sarebbe avvenuto con scasso alla porta dell’abitazione, mentre la Grasso era a cena fuori. Una vicina di casa, accortasi della manomissione, ha prontamente avvisato l’imprenditrice.
La donna, nota per essere divenuta un simbolo dell’anti-racket dopo le svariate denunce contro diversi esattori del Pizzo, da anni vive sotto scorta alternata.
Di recente, Valeria Grasso ha scelto di scendere in politica, candidandosi in una lista civica che sostiene Fabrizio Micari, e già da tempo tiene incontri sui temi antimafia e imprenditoria.
La vicenda del furto ha molto turbato la donna, che al giornale La Repubblica di Palermo ha raccontato: ・ ・ la seconda volta. Quest’estate due persone sono state notate nascoste dietro ai cespugli del mio cancello e abbiamo denunciato tutto. Qualche giorno fa hanno condannato anche un signore che mi aveva intimidita.・ (http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/10/26/news/palermo_lo_strano_furto_in_casa_di_valeria_grasso-179368057/)
Il post al vetriolo del fratello di Valeria Grasso si conclude con un forte monito: “ non l’avrete mai vinta sulla gente onesta”, fugando ogni dubbio sulla possibilità che tali eventi scalfiscano l’intenzione della donna di proseguire la sua lotta alla mafia.
Sabrina Gottuso