Di Deborah Fait . Incominciamo da quella comica, pur nella sua tragica e patetica meschinità, notizia che nessun media ha riportato se non quelli israeliani. L’ANP, nella persona del suo presidente appena rieletto all’unanimità dal congresso dei suoi fedelissimi, Abu Mazen, ha protestato perchè Netanyahu non lo ha pubblicamente ringraziato abbastanza per aver mandato 40 pompieri e un paio di autobotti durante gli incendi, quasi tutti dolosi, che hanno devastato Israele.
Capito? Prima mandano i terroristi del fuoco, poi, cinici fino al midollo, pensano “Adesso mandiamogli anche i pompieri così il mondo vede quanto siamo buoni” e alla fine si offendono per non essere stati ringraziati adeguatamente per il loro aiuto peloso, marcio di ipocrisia, sbraitando che la foto dei loro pompieri sui media israeliani era più piccola di quella degli altri soccorritori. A chi legge l’ardua sentenza! La mia è: miserabili.
Veniamo alla notizia frustrante, anche se non inaspettata visto l’andazzo inumano che onora le dittature e disprezza le democrazie, in cui siamo precipitati. Dopo la morte di Fidel Castro, i suoi orfani dalle Tshirt colla sua immagine o quella dell’amico tagliagole Che Guevara, si sono scatenati sulla rete. Gli “Hasta la vista comandante” che ho letto mi hanno fatto venire il mal di stomaco per lo schifo. Il mondo è ancora pieno di questi orfanelli dell’orrore che piangono la dipartita dei loro eroi, dittatori assassini.
Castro, nei suoi 60 anni di totalitarismo, è stato responsabile della morte di un numero enorme di persone, delle fughe disperate da Cuba, della fame, del latte razionato a una volta alla settimana per i bambini, del puttanaio a cielo aperto per turisti, di torture e anni di galera per artisti e dissidenti. Eppure esiste chi lo rimpiange e gli rende onore, seduto comodamente al computer, in un paese democratico, colla pancia piena, abiti firmati e due o tre macchine in garage .
Anni fa partecipavo a Roma al congresso del Partito radicale e gli organizzatori mi avevano sistemato lo stand di Italia-Israele proprio di fronte a quello degli esuli cubani. Oltre ai loro racconti terribili, la cosa che mi aveva impressionato era l’esposizione di una barca scavata nel polistirolo, una barchetta di pochi metri.
In ognuna di queste assurde e fatiscenti imbarcazioni entravano decine di fuggitivi dal regime di morte, purtroppo la maggior parte, soprattutto bambini, attraversando il canale con forti correnti che divide Cuba dalla Florida, finivano divorati dai pescecani. In aggiunta al disgusto per gli orfanelli del responsabile di questi orrori, abbiamo anche dovuto leggere il telegramma del Papa al fratello Raoul, erede del dittatore “Nel ricevere la triste notizia della scomparsa del suo caro fratello, l’eccellentissimo Fidel Alejandro Castro Ruz, esprimo i miei sentimenti di dolore….” Chissà, se Hitler morisse oggi, riceverebbe a sua volta il sentimento di dolore e le preghiere del Capo del Vaticano…. “Esprimo i miei sentimenti di dolore per la scomparsa dell’eccellentissimo Adolf Hitler……” Tragico!
Ma Il mondo gira così e questo mi porta alle notizie brutte. Più brutte di così…. penserà qualcuno. Beh si, purtroppo al male non c’è mai fine. D’Alema, dal basso della sua ossessione di odio contro Israele, ha detto giorni fa che se “Craxi parlava con Arafat, Renzi oggi parla con Netanyahu”. Non riesco a commentare un pensiero coì sporco e ignobile. Non ci riesco perchè uno deve avere uno stomaco avvolto nel pelo più fitto del mondo per arrivare a paragonare un premier eletto di una democrazia dove si respira libertà a pieni polmoni a un demonio terrorista che ha commesso ogni tipo di delitti, che è stato, con Hitler e Saddam Hussein, uno dei peggiori dittatori del secolo scorso. D’Alema, che non si smentisce mai, può farlo senza vergognarsene, con quell’aria boriosa e con l’arroganza che lo contraddistinguono.
E adesso arriviamo all’ultima notizia, la peggiore e la più schifosa in assoluto. L’assemblea Generale dell’ONU ha votato il proprio sostegno alla risoluzione dell’Unesco di usare il solo linguaggio arabo per i luoghi sacri ebraici e Gerusalemme. “Questa si chiama persecuzione del popolo ebraico” scrive Fiamma Nirenstein e non ci sarebbe altro da agggiungere. http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=999920&sez=120&id=64582 Su 193 stati membri, 147 hanno votato a favore con il blocco europeo in sostegno di quello arabo. Solo 7 paesi del mondo, membri dell’ONU, hanno votato contro questa vergogna: Stati Uniti, Canada, Israele, Isole Marshall, Micronesia, Naura e Palu. Astenuti: Australia, Guatemala, Panama, Papua Nuova Guinea, Paraguay e Vanuatu.
E L’Italia? Renzi aveva esclamato “allucinante” quando, la volta scorsa, l’Italia si era astenuta e adesso che ha votato in uniformità con gli arabi, senza avere nemmeno il coraggio di astenersi, cosa dirà? Allucinante, allucinante? Il ministro Gentiloni, qualche settimana fa, si era giustificasto dicendo che il voto andava in automatico, bene, ora vorrei sapere chi ha schiacciato “automaticamente” il tasto del ” siamo d’accordo con i nostri fratelli arabi, abbasso Israele”.
Non commento il voto arabo visto che sono stati loro a proporre e ad appoggiare la risoluzione, fedeli al loro ultimo fine, l’annientamento di Israele. Mi chiedo invece se l”Europa, tralasciando l’antisemitismo che la anima da sempre e il servilismo nei confronti dei figli di Allah, non si vergogni almeno dell’ ignoranza di cui continua a dare prova. Questo schifo antisemita, questa persecuzione del popolo ebraico, sancisce anche la fine della storia del cristianesimo. Negando il Monte del Tempio e Gerusalemme ebraica, negano la storia di Gesù che là aveva vissuto, che là aveva predicato da ebreo osservante. Come la mettiamo? Dovranno farsi riscrivere una nuova storia dai loro fratelli islamici cui la fantasia e la capacità di mentire non mancano.
Le risoluzioni ONU di mercoledì 30 novembre parlano di Israele come ” potere occupante” e chiedono l’immediato ritiro da Giudea, Samaria e dal Golan che deve essere “restituito” alla Siria! Siria? Il Golan è Israele e costoro, oltre che falsi e bugiardi, sono anche sfrontatamente spietati visto che la Siria non esiste più con i suoi 500.000 morti, milioni di profughi e lo stato islamico che incombe.
Dunque “la giornata internazionale di solidarietà con la Palestina”, che all’ONU viene commemorata ogni 29 novembre, ha avuto i suoi marci frutti, non c’è che dire. I partecipanti all’assemblea, meno ovviamente Israele e i pochi paesi amici, portavano la sciarpetta palestinista al collo e Chiara Cruciati, dalle pagine del Manifesto, esulta per l’ennesima schifezza contro il popolo di Israele e scrive che quella cosa che avevano intorno al collo portava i colori della bandiera palestinese. Errore, deve aggiornarsi, la sciarpetta, a differenza della Kefiah (simbolo di morte e terrorismo), non è, per i palestinisti, il segno di riconoscimento della Palestina ma di una Gerusalemme tutta araba. http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=999920&sez=120&id=64582 Forse per capire meglio questa ossessione antisemita varrebbe la pena di leggere questo articolo pubblicato da Ynet News il 27 novembre, e ripreso da israele.net, sull’invidia: http://www.israele.net/e-se-ci-fosse-anche-tanta-invidia