Succede anche questo nel paese dei tulipani che come l’Italia hanno aperto le porte del parlamento a persone provenienti da paesi arabi.
Il deputato olandese di origine turca Tunahan Kuzu , contravvenendo alle più elementari regole del protocollo, si è rifiutato di stringere la mano al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una visita alla commissione esteri del parlamento olandese.
Il Premier israeliano gli tende la mano ma Kuzu la rifiuta sorridendo mentre con la mano destra indica la bandierina che raffigura il logo arabo-palestinese che si era appuntato sul bavero della giacca.
Un sorriso beffardo che indica il senso del rispetto istituzionale che questo turco olandese ha, non tanto per Netanyahu, quanto per lo stato che gli ha permesso di arrivare fino al parlamento.
Una brutta pagina per l’Olanda tanto di spingere Michael van der Galien, direttore del sito conservatore De Dagelijkse Standaard a definire l’incidente “molto imbarazzante”, sottolineando che Kuzu non ha avuto problemi a stringere la mano e difendere il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nonostante la repressione da questi operata contro giornalisti, accademici, avvocati, giudici, militari, poliziotti, scrittori e altri.
Kuzu,è bene ricordarlo, è stato espulso dal partito laburista olandese nel 2014 per una questione riguardante la vigilanza sulle organizzazioni turche islamiche in Olanda e ha fondato una propria fazione che conta due parlamentari.
Insomma, l’estremismo arabo all’interno del parlamento olandese.
Sul volo di rientro in Israele, Netanyahu, che al momento del fatto è passato oltre Kuzu con una scrollata di spalle, ha commentato: “Oggi abbiamo avuto di nuovo un chiaro esempio di chi vuole la pace e chi non vuole la pace. Personalmente continuerò a rappresentare la posizione di Israele con orgoglio in tutto il mondo, e a rafforzare la nostra posizione internazionale”.
Come dargli toro ?