Bruxelles. Il terrorismo islamico colpisce ancora e pesantemente

Non c’è una vera e propria dichiarazione ufficiale, ma l’Islam, o una parte dell’Islam ha dichiarato guerra all’Occidente.
Dopo Parigi, il terrorismo ha dimostrato oggi a Bruxelles di avere una vera e propria organizzazione di comando e dispone senza dubbi di un valido supporto logistico.
Non può esserci altra spiegazione al nuovo pesante attacco nel cuore dell’Europa.
Questa volta è colpita Bruxelles, al cuore,  con due attacchi all’Aeroporto Zaventem poco dopo le 8 del mattino e altri due in pieno centro, simbolicamente vicino alle istituzioni europee.
Totale, secondo stime ancora tutte da verificare, oltre 30 morti e una cinquantina di feriti.
Ed ancora una volta si evidenza una errata gestione della crisi da parte degli stati europei che molto egoisticamente continuano a pensare ognuno per se stesso.
Molti osservatori oggi ritengono che gli attacchi a Bruxelles siano la risposta all’arresto di Salah Abdeslam , l’attentatore che all’ultimo momento non si fece saltare a Parigi.
È probabile, ma solo nella ipotesi di una accelerazione dei tempi dovuti alle sfortunate informate che riportavano l’intenzione del terrorista di collaborare.
Forse lui, che tutti indicano erroneamente come la mente degli attentati di Parigi, poteva sapere qualcosa del nuovo attacco, e l’aver fatto veicolare nei media l’intenzione, vera o presunta, della sua  collaborazione,  può essere stato il motivo di una possibile accelerazione di un progetto pensato da tempo che la polizia belga non è riuscita ad evitare malgrado l’ingente spiegamento di uomini e mezzi.
Un errore grave che aggiunto ad una scarsa interazione di intelligence a livello europeo, ha prodotto ancora una volta morti e feriti per la follia islamica.
Tutto ciò, è bene non dimenticarlo, è il risultato di una folle politica americana che prima ha inventato i talebani con l’ISI, la potente agenzia pakistana e poi il califfato come candidamente ammesso dalla signora Clinton.
Gli USA li hanno armati e li hanno addestrati.
In Afghanistan  hanno combattuto contro i talebani per oltre 14 anni per poi perdere la faccia e migliaia di uomini, un secondo e per certi aspetti più tragico Vietnam, in Siria fanno finta di guerreggiare e si guardano bene di intervenire…
Michele Santoro