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Corte d’Appello di Palermo condanna il Comune di Erice a risarcire circa un milione di euro a quello di Trapani

Con sentenza n. 574/2015 la Corte di appello di Palermo, sezione prima civile, del 17.04.2015, in totale accoglimento di appello proposto dal Comune di Trapani, per il tramite dell’Avv. Francesco Paolo Di Trapani, dell’Avvocatura Comunale, ha condannato il Comune di Erice a rifondere allo stesso la somma di € 986.984,76, oltre interessi legali dalla data della domanda, a titolo di remunerazione dell’attività di conferimento rifiuti dal 1992 al 2001 nell’impianto di riciclaggio e compostaggio di C.da Belvedere e nella discarica controllata di c.da Cuddia Montagnola della Borranea.
In primo grado il Tribunale di Trapani, con la sentenza n. 443/2010, aveva rigettato la domanda di pagamento formulata dal Comune di Trapani, asserendo l’impossibilità giuridica dello stesso di adeguare unilateralmente le tariffe di conferimento di RR.SS.UU., come originariamente individuate in apposita convenzione stipulata tra gli Enti nel 1989.
Contro la sentenza del Tribunale il Comune di Trapani ha proposto appello innanzi alla Corte di appello di Palermo, la quale, riconoscendo nel Comune di Trapani  la qualità di gestore Capofila del servizio di smaltimento rifiuti del comprensorio, di cui faceva parte il Comune di Erice, e ravvisando l’obbligatorietà ex lege del servizio reso, in totale riforma della sentenza di primo grado, ha condannato il Comune di Erice a pagare quanto preteso dall’ Amministrazione del Capoluogo.
“Anche questa sentenza va nella direzione intrapresa di recuperare tutti i crediti che il Comune di Trapani vanta nei confronti non solo dei privati ma anche di altri Enti – ha dichiarato il Sindaco Damiano -. La politica di incremento delle entrate servirà a contrastare l’aumento delle tasse”.

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